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ITALIATorna in Italia "Fiamma Nera", lo yacht di Mussolini

26.05.17 - 20:28
Fa parte dei beni per un valore di oltre 70 milioni di euro sequestrati a Salvatore Squillante
Torna in Italia "Fiamma Nera", lo yacht di Mussolini
Fa parte dei beni per un valore di oltre 70 milioni di euro sequestrati a Salvatore Squillante

ROMA - "Fiamma Nera", l'imbarcazione appartenuta a Benito Mussolini, ieri sera è tornata in Italia, a Ostia, in provenienza dal porto spagnolo di Valencia. Era stata sottoposta a sequestro preventivo nel febbraio del 2016 nell'ambito di un'indagine del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina.

Rintracciata in Spagna e disbrigate tutte le procedure del caso, la barca a vela ora è potuta rientrare "in patria". Fa parte dei beni per un valore di oltre 70 milioni di euro sequestrati a Salvatore Squillante, imprenditore originario di Sarno (Salerno) da tempo residente a Roma, anche se molte proprietà erano state intestate a suoi prestanome.

Gli accertamenti patrimoniali delle Fiamme Gialle hanno permesso di delineare la pericolosità sociale dell'imprenditore ma soprattutto la grande sproporzione tra i redditi dichiarati e l'elevato tenore di vita, risultato - secondo gli investigatori - di una carriera criminale basata su ingenti evasioni fiscali, bancarotte fraudolente a catena e truffe.

Il Tribunale Ordinario di Roma-Sezione Misure di Prevenzione ha così disposto il sequestro dell'enorme patrimonio accumulato dall'imprenditore che va da alcuni vani di un castello, a locali del "Palazzo Noccioli" a Fiumicino, a diverse tenute, appartamenti, uffici, negozi e terreni che si trovano nella zona di Roma ed autovetture di lusso.

Tra i beni sequestrati, e affidati alla gestione dell'Amministratore Giudiziario nominato dal Tribunale, ci sono alcuni immobili concessi in locazione alla cooperativa "Domus Caritatis", legalmente rappresentata da Tiziano Zuccolo e al consorzio di cooperative sociali "Eriches 29" di Salvatore Buzzi tra i principali indagati dell'inchiesta "Mafia Capitale".

Nel patrimonio di Squillante c'era anche lo yacht del Duce: la "Konigin II", imbarcazione tedesca dei primi del '900, ancora in perfette condizioni, acquistata nel 1935 dal gerarca fascista Alessandro Parisi Nobile e a cui fu cambiato il nome in "Fiamma Nera" proprio per essere regalata al duce.

Nel 1943, alla vigilia della caduta del regime fascista, la barca fu affondata dal proprio armatore per impedire che cadesse in mano ai tedeschi; fu poi recuperata e restaurata ad opera del conte Sereni e rinominata "Serenella". Dopo una serie di passaggi di proprietà, fu acquistata da una delle società sottoposte a sequestro, le cui quote, inizialmente intestate al figlio di Squillante sono state poi trasferite ad uno dei prestanome, pluripregiudicato e nullatenente, e l'imbarcazione venne portata all'estero.

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