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STATI UNITIIl "codice morale" dei terroristi è il fine che giustifica i mezzi

25.05.17 - 18:00
Lo indica un test condotto su paramilitari colombiani, che ha sondato il meccanismo che rende loro accettabile questo "compromesso morale"
Keystone
Il "codice morale" dei terroristi è il fine che giustifica i mezzi
Lo indica un test condotto su paramilitari colombiani, che ha sondato il meccanismo che rende loro accettabile questo "compromesso morale"

BOSTON - Pubblicata sulla rivista Nature Human Behaviour, la ricerca è stata condotta dagli studiosi guidati da Liane Young, del Boston College, e Agustín Ibáñez, dell'università argentina Favaloro. Dimostra che i terroristi hanno livelli più alti di aggressività, tendono a riconoscere meno le emozioni e si concentrano soprattutto sui risultati.

L'esperimento, che prevedeva test psicologici e cognitivi, è stato condotto su 66 paramilitari colombiani, tutti in carcere per aver commesso atti terroristici e condannati per omicidio, con una media di 33 vittime a testa.

L'obiettivo della prova è stato valutare il livello cognitivo, morale, il quoziente intellettivo, il livello di aggressività e il modo in cui i terroristi riconoscono le emozioni. I risultati hanno mostrato che la caratteristica unica che accomuna i terroristi è il loro "codice morale", guidato dalla sopravvalutazione dei risultati.

In pratica i terroristi si concentrano principalmente sui risultati e non sull'integrazione delle azioni e dei risultati, come invece fanno le persone normali. Questa logica che il fine giustifichi i mezzi, ai loro occhi legittima atti considerati dalla società come moralmente inammissibili. Per i ricercatori, questo aspetto è una componente importante del profilo terroristico, ma sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio le origini di questo compromesso morale e le sue evoluzioni nel tempo.

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