È quanto si sarebbe sentito rispondere dal consolato italiano il padre di una 18enne che chiedeva notizie sulla sua morte
GENOVA / LONDRA - È una risposta scorante quella che un padre italiano si sarebbe sentito dare dal Consolato italiano a Londra quando l’ha contattato telefonicamente per avere notizie sulle indagini riguardanti la morte della figlia, deceduta alcune settimane fa a soli 18 anni nella capitale britannica. «Sa quanti casi di decessi di ragazzi italiani abbiamo ogni anno a Londra? Non possiamo seguirli tutti», gli ha risposto una funzionaria secondo quanto denunciato dall’uomo al Secolo XIX.
«La risposta è inaccettabile, voglio fare in modo che altri genitori come noi non debbano subire, oltre al grave lutto, il totale oblio», ha dichiarato al quotidiano italiano il padre di Benedetta Podestà, Claudio, annunciando di voler segnalare l’accaduto al Ministero degli esteri.
Benedetta è stata rinvenuta cadavere nell’appartamento che aveva preso in affitto a Londra, dove si era trasferita per lavorare come cameriera in un pub e praticare la lingua. L’ultima volta aveva sentito la madre al telefono il 25 aprile scorso. Non riuscendo più a contattarla dopo quella data, la donna aveva chiesto ad alcuni amici della ragazza di andare a controllare come stesse. Una di loro aveva trovato Benedetta morta in casa.
La giovane non era andata al lavoro per via di un malore. Gli inquirenti pensano sia quella la causa del decesso ed escludono la morte violenta. Hanno comunque disposto un’autopsia, sull'esito della quale il padre di Benedetta voleva avere notizie dal consolato italiano.