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TURCHIABlitz contro Sozcu: «Nuova oppressione»

19.05.17 - 12:56
Keystone
Blitz contro Sozcu: «Nuova oppressione»

ISTANBUL - Nuovo colpo alla stampa anti-Erdogan. Dopo gli arresti di oltre 150 giornalisti e la chiusura di 170 media di opposizione, nel mirino dei giudici turchi è finito oggi il quotidiano nazionalista Sozcu, tra i più venduti nel Paese e vicino agli ambienti kemalisti del partito Chp, principale forza di opposizione in Parlamento.

La procura di Istanbul ha emesso un mandato d'arresto nei confronti di 4 dirigenti e reporter del giornale per sospetti legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen. Tra questi, l'editore Burak Akbay, che si troverebbe però all'estero e si è difeso: «Ci hanno presi di mira perché facciamo un giornalismo onesto».

I responsabili del quotidiano sono accusati di aver mostrato sul sito web l'indirizzo e le immagini dell'hotel di Marmaris, dove si trovava il presidente Recep Tayyip Erdogan, poche ore prima del fallito colpo di stato.

Il resort fu raggiunto quella notte da un commando incaricato di rapire Erdogan, che però era già fuggito. Gli altri sotto accusa sono la direttrice del sito Mediha Olgun, che è stata fermata, la manager per gli affari finanziari Yonca Kaleli e il reporter Gokmen Ulu.

«L'operazione contro Sozcu è inaccettabile. La Turchia non può sopportare questa pressione sui media», ha attaccato Kemal Kilicdaroglu, leader dell'opposizione Chp. Nato nel 2007, Sozcu ha una tiratura quotidiana di oltre 250 mila copie, collocandosi tra i 3 giornali più venduti in Turchia.

Con la chiusura dei media di Gulen e gli arresti in molti giornali curdi e laici, è una delle poche voci mainstream anti-Erdogan rimaste. «La tempistica è significativa. Il fatto che l'operazione sia stata condotta il 19 maggio (Festa di Ataturk, della gioventù e dello sport in Turchia, ndr) invece di qualsiasi altro giorno è un messaggio ai repubblicani, ai laici e a chiunque si oppone a questo governo», ha aggiunto il deputato Sezgin Tanrikulu, che con altri due parlamentari del Chp ha fatto visita alla redazione del giornale.

Secondo l'ultimo rapporto dell'Associazione dei giornalisti turchi (Tgc), sono almeno 159 i giornalisti detenuti in Turchia e altri 123 quelli che sono fuggiti dal Paese per non essere arrestati. «Negli ultimi 4 mesi - sottolinea l'associazione - la Turchia ha continuato a essere leader mondiale per numero di giornalisti in prigione».

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