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VENEZUELAL'Osa attacca il Venezuela: «Ripristini l'ordine costituzionale»

04.04.17 - 07:28
L'Osa attacca il Venezuela: «Ripristini l'ordine costituzionale»

CARACAS - Il Consiglio permanente dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) ha approvato una dichiarazione nella quale chiede al governo venezuelano di ripristinare l'ordine costituzionale nel Paese.

La dichiarazione è stata pubblicata al termine di una tesa sessione durante la quale i rappresentanti di Venezuela, Bolivia e Nicaragua si sono ritirati dal dibattito, denunciandolo come «un golpe illegale al vertice dell'Osa».

Il documento è stato approvato da 20 paesi (su un totale di 35) dell'organizzazione, con l'astensione di quattro: Bahamas, Belize, Salvador e Repubblica Dominicana. Nel testo si chiede che il governo di Nicolas Maduro liberi i prigionieri politici, garantisca i poteri costituzionali del Parlamento - in mano all'opposizione - e la separazione fra i poteri dello Stato e stabilisca un calendario elettorale certo, che tenga conto delle elezioni comunali e statali che dovevano svolgersi, secondo la Costituzione venezuelana, entro lo scorso dicembre.

La ministra degli Esteri argentina, Susana Malcorra, che partecipava nella sessione come portavoce dei paesi del Mercosur, ha riconosciuto che l'intervento della Procuratrice generale venezuelana - che ha definito incostituzionale le sentenze della Corte suprema di Caracas nella quale l'alta corte si attribuiva i poteri del Parlamento - dimostra che esiste ancora una certa divisione dei poteri in Venezuela, ma ha aggiunto che questo non basta per valutare che l'ordinamento democratico in questo paese sia accettabile.

Maduro respinge dichiarazione Osa, 'insulsa' - Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha respinto la dichiarazione del Consiglio dell'Osa, che ha definito «insulsa, abusiva ed inefficace», e ha accusato l'organismo di essere diventato «un tribunale dell'inquisizione contro il Venezuela».

«Cosa ce ne importa dell'Osa, non lasciamoci distrarre da questi attacchi insulsi», ha detto Maduro, aggiungendo che questa organizzazione, «nel suo attacco costante contro il Venezuela, ha ormai superato ogni limite, ed è diventata il tribunale dell'Inquisizione del Venezuela bolivariano».

La dichiarazione dell'Osa, approvata da 20 paesi (su un totale di 35) chiede a Maduro il ripristino della Costituzione, con tutela dei poteri del Parlamento - in mano all'opposizione -, liberazione dei prigionieri politici e definizione di in calendario elettorale certo, dopo la bocciatura del referendum anti-Maduro e lo slittamento delle elezioni comunali e statali.

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