Gli agenti avrebbe «abusato» del loro potere per spiare nei bagni chi appariva effeminato
NEW YORK - Prendevano di mira uomini che sembravano «gay» o «non conformi al loro sesso» e li arrestavano con la falsa accusa di masturbarsi in pubblico. È l'accusa mossa agli agenti del Dipartimento di Polizia di Port Authority di New York in una class action.
I poliziotti della stazione di bus avrebbe «abusato» del loro potere per spiare nei bagni chi a loro avviso non «rispettava» il proprio sesso o appariva effeminato.
La pratica, secondo la denuncia, va avanti dal 2004, quando Alejandro Martinez è stato arrestato con l'accusa di essersi masturbato in pubblico. Martinez è stato ritenuto non colpevole e gli sono stati pagati «sostanziali danni». Ma il caso non ha impedito alla polizia di continuare.