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INDIAArrestata nel Bengala una gang di trafficanti di ossa

23.03.17 - 13:35
Ripescavano i corpi nel fiume e poi li rivendevano ai medici e ai college, oggi è illegale ma fino al 1985 l'India era leader in questo macabro export
Keystone
Arrestata nel Bengala una gang di trafficanti di ossa
Ripescavano i corpi nel fiume e poi li rivendevano ai medici e ai college, oggi è illegale ma fino al 1985 l'India era leader in questo macabro export

CALCUTTA - La polizia di una cittadina indiana nel Bengala Occidentale ha arrestato una gang di otto persone macchiatasi del crimine di traffico di ossa. Nel loro nascondiglio sono state rinvenute 365 ossa, sbiancate e pronte per essere rivendute.

Stando alle autorità la banda era solita raccogliere i corpi senza vita trasportati dal fiume, ricavarne i resti i quali - dopo un opportuno sbiancamento chimico - venivano poi piazzati sul mercato: «Usavano l'acqua ossigenata, i loro acquirenti erano perlopiù medici locali o scuole di medicina», ha raccontato alla Cnn il capo della polizia della regione Ajay Sharma. Gli otto, sempre stando alla polizia, hanno la fedina penale immacolata e questo, sarebbe il loro primo crimine.

Fino al 1985 la vendita internazionale di ossa e scheletri era pratica legale e l'India era il leader incontrastato. In seguito alle pressioni dei gruppi che promuovono i diritti umani Nuova Dehli l'aveva resa fuorilegge. Un cambiamento che da una parte aveva portato all'utilizzo nelle scuole degli scheletri dimostrativi fatti in resina o plastica, dall'altra aveva generato un mercato sommerso con sede nel Bengala Occcidentale.

 

 

 

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