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KANSAS CITY - 'Dolore' e 'shock', questi i sentimenti espressi dalla ministra degli Esteri indiana Sushma Swaraj dopo l'omicidio dai forti contorni razziali di un cittadino indiano a Kansas City, mercoledì. Dopo aver parlato con il fratello della vittima, l'ingegnere Srinivas Kunchubhotla di 32 anni, la Swaraj ha scritto su Twitter: "Sono scioccata per la sparatoria in cui è stato ucciso il nostro concittadino a Kansas City. Le mie più sentite condoglianze ai famigliari in lutto".
Fin dal mattino le tv "all News", e le pagine online di quotidiani e portali indiani, hanno fornito per quasi tutta la giornata i particolari dell'accaduto. E hanno ripetuto che il giovane professionista è stato aggredito da un ex marine, Adam Purinton di 51 anni, che gli ha gridato sul volto prima di sparare: "Vattene dal mio Paese!".
Intanto Madasani Jaganmohan Reddy, padre di un altro indiano ferito nella sparatoria, ma già dimesso dall'ospedale, ha chiesto da Hyderabad, in India, al figlio Alok Madasani di "lasciare il lavoro e tornare immediatamente a casa".
Infine, riferisce la Tv India Today, l'ambasciata americana a New Delhi ha duramente condannato l'attacco. Dopo aver assicurato di "condividere il dolore delle famiglie delle vittime" il comunicato aggiunge: "Sappiamo che il presunto killer è in carcere e che sarà processato per il reato commesso".
