Su Twitter l'hashtag #pineappleonpizza è diventato uno dei più popolari e il web si è spaccato a metà
REYKJAVIK - L'ananas sulla pizza, sì o no?». La risposta del presidente islandese alla domanda di uno studente ha suscitato un vespaio sui social media e costretto lui, Guðni Jóhannesson, a «chiarire la sua posizione», neanche si rischiasse l'incidente diplomatico.
L'"ananas-gate" è nato da un incontro con gli alunni di un liceo ad Akureyri. Dopo aver toccato diversi temi d'attualità e dichiarato che la sua squadra del cuore è il Manchester United, il presidente islandese ha "osato" dichiarare che se ne avesse il potere «vieterebbe l'ananas sulla pizza per legge».
Apriti cielo. Su Twitter l'hashtag #pineappleonpizza è diventato uno dei più popolari e il web si è spaccato a metà perché se per una parte del mondo l'ananas sulla pizza è un'aberrazione, c'è anche chi la considera una prelibatezza. La Cnn ha persino lanciato un sondaggio tra gli utenti del suo sito che, si presume, siano per la maggior parte americani. Risultato: guai a chi tocca la piazza 'hawaiana'.
Insomma la 'pizza controversy' ha scatenato un tale dibattito che il presidente di un Paese con circa 320'000 abitanti è stato costretto a pubblicare una nota su Facebook, in inglese e islandese, per spiegare che l'ananas gli piace «ma non sulla pizza».
Eletto a giugno, Jóhannesson è uno dei presidenti più amati nella storia dell'Islanda con un gradimento del 97%. Ha rifiutato un aumento dello stipendio del 20%, ha deciso di dare in beneficenza il 10% della sua retribuzione ed è stato il primo leader mondiale a prendere parte a un Gay Pride. Ma è soprattutto il suo stile informale ad essere apprezzato: una sera è stato visto ordinate una pizza a portar via, di sicuro senza l'ananas.