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GERMANIAEcco il 20enne algerino che aiutò i terroristi a raggiungere l'Europa

17.02.17 - 22:04
Ecco il 20enne algerino che aiutò i terroristi a raggiungere l'Europa

BERLINO - Algerino, 20 anni, si chiama Bilal C., ed è sotto inchiesta ad Aquisgrana, dall'aprile 2016, con l'accusa di aver aiutato terroristi islamici ad arrivare in Europa: fra questi, ci sarebbero stati anche alcuni degli organizzatori dell'attentato di Parigi.

Del suo caso raccontano in esclusiva Sueddeutsche Zeitung, Wdr e Ndr. Nelle sue dichiarazioni agli inquirenti, Bilal C. ha confessato come abbia dato consigli ai terroristi su hotel, traghetti e luoghi di preghiera in Grecia, dopo aver spiato la rotta balcanica.

Il giovanissimo algerino avrebbe ad esempio aiutato "Omar", e cioè Ambelhamid Abaaoud, un belga di origine marocchina, ad entrare, senza essere notato, quando era già ricercato come terrorista pericoloso, in Belgio e poi in Francia, dove ha orchestrato gli attentati del novembre 2015, in cui morirono 130 persone e 350 restarono ferite. Era stato lo stesso "Omar", del resto, a portare Bilal, tempo prima, «a pregare e a unirsi a Isis», stando alla ricostruzione.

Le dichiarazioni del ragazzo «dimostrano - scrive ancora Sz - come l'Isis abbia usato in modo mirato la rotta balcanica, almeno in passato, per mandare i suoi combattenti in Europa».

Nel suo "curriculum", c'è anche una formazione militare in Siria, affrontata sempre grazie al contatto con Abaaoud, conosciuto nel 2014 in Turchia, nella città di confine di Edirne, dove lavorava all'epoca come scafista.

I due hanno comunicato a lungo attraverso Facebook, e gli inquirenti hanno potuto ricostruire cosa volessero coloro che si mettevano in viaggio mandati da Isis: «Hotel a Praga, luoghi di preghiera ad Atene, traghetti fra Italia e Grecia, emittenti radiofoniche jihadiste, liste dei paesi Schengen e dove si potessero comprare pistole».

La tratta dei migranti, ad ogni modo, nel 2015, era diventata molto più difficile di quanto fosse nel 2014, ha dichiarato il giovane. Un altro aiutante di Abaaoud è Redouane S., marocchino, in cella da dicembre: anche lui conosceva Bilal. Anche lui ha chiesto asilo in Germania. Ci era arrivato passando da Turchia, Grecia, Macedonia, Serbia e Austria.

 

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