Cerca e trova immobili

STATI UNITITrump: «La Cina, sta imparando il suo ruolo nei legami bilaterali»

11.02.17 - 19:15
Il cambio di toni nella telefonata fatta da Washington a non è passato sottotono. E' l'inizio di un nuovo stadio di interazione diplomatica tra top leader
Trump: «La Cina, sta imparando il suo ruolo nei legami bilaterali»
Il cambio di toni nella telefonata fatta da Washington a non è passato sottotono. E' l'inizio di un nuovo stadio di interazione diplomatica tra top leader

WASHINGTON - Il cambio di toni nella telefonata fatta da Washington a sorpresa giovedì notte (a Pechino era già venerdì) da Donald Trump al presidente cinese Xi Jinping non è passato sottotono anche in un Paese immerso nella sentita Festa delle Lanterne: è l'inizio di un nuovo stadio di interazione diplomatica tra top leader, commenta la stampa, dopo l'attesa conferma del rispetto Usa della politica della "unica Cina".

Gli editoriali e i commenti dei quotidiani, a pagine ridotte per l'edizione del week-end, rimarcano come The Donald dia ora "l'impressione che stia imparando il suo ruolo nel regno dei legami sino-americani. Sta ora inviando un segnale che non vuole essere un distruttore delle relazioni sino-americane", scrive il Global Times, testata nata da una costola del Quotidiano del Popolo, l'organo ufficiale del Partito comunista cinese.

"Prima gli auguri in ritardo per il Capodanno lunare, poi con simile ritardo, secondo le parole della Casa Bianca, una "lunga" ed "estremamente cordiale" telefonata", osserva il China Daily. "Per i molti che attendevano con ansia il completamento di un rito diplomatico, è tempo per un tardivo respiro di sollievo. Per la regione Asia-Pacifico è ora di respirare più liberamente".

La lettura è univoca: dopo le minacce di guerre commerciali e la retorica contro la Cina, la telefonata di congratulazioni accettata dalla presidente di Taiwan Tsai Ing-wen (che ha mandato Pechino su tutte le furie), Trump ha "riportato i rapporti bilaterali lì dove dovevano stare". Permangono incertezze, che "saranno su interessi specifici". Le relazioni andranno avanti nello schema complesso di "cooperazione e frizioni che convivono.

"In termini di forza gli Usa sono più potenti della Cina. Sono più presenti nel mondo e in alcuni casi gli interessi "avvicinano quelli core" cinesi, cosa che ha spinto a uno speciale equilibrio in Asia Orientale, specialmente nelle aree intorno alla Cina, la cui forza e decisione a difesa "dei suoi interessi combaciano con quelli degli Usa", aggiunge il Global Times.

La lettura del successo su tutta la linea solleva dubbi: se la Cina ha visto confermato lo status quo (Taiwan su tutti), resta da capire "l'incasso" ottenuto da Trump, volendo dare continuità alle cose dette in campagna elettorale e fatte in queste prime settimane dall'insediamento. Un indizio potrebbe essere il deficit commerciale Usa 2016 salito a 502,25 miliardi di dollari (+0,4%), di cui 347,94 solo con la Cina (-5,5%). L'ipotesi più accreditata è che la Corporate America possa godere a breve di "un accesso privilegiato" ai mercati cinesi.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE