La delegazione siriana ai colloqui di Ankara rimane sulle sue posizioni
DAMASCO - «La Turchia è uno Stato che ha violato la sovranità siriana, fornendo assistenza ai gruppi terroristici e impedendo una soluzione pacifica» della crisi siriana: a ribadire la posizione di Damasco è stato oggi il capo della delegazione governativa ai colloqui di Astana, Bashar Jaafari.
Prima dei negoziati, la delegazione del governo siriano ha incontrato i rappresentanti di Russia e Iran, ma non quelli della Turchia.
Il vertice in corso ad Astana «è di vitale importanza per mantenere la tregua in Siria e per spianare la strada a una soluzione politica della crisi». Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Qasemi, riferendo in conferenza stampa che tra ieri e oggi ci sono stati «numerosi incontri bilaterali e trilaterali tra rappresentanti russi, iraniani e turchi» per tracciare un percorso di successo del vertice.
Qasemi ha rimarcato l'importanza dell'azione svolta da Russia, Iran e Turchia per portare al tavolo delle trattative le parti coinvolte nel conflitto siriano, ad esclusione dei gruppi terroristici legati a Isis e al-Nusra. In tal senso ha riferito che iraniani, russi e turchi stanno puntando alla creazione di un maggiore coordinamento che mira, anche per il futuro, a incrementare le possibilità di successo delle trattative.
Il portavoce iraniano ha quindi detto che il vertice di Astana punta a eliminare definitivamente gli ostacoli al fine di permettere la ripresa dei colloqui di pace a Ginevra.