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MONDOZika, la risposta è stata inadeguata

17.01.17 - 14:29
A febbraio 2016 l'epidemia veniva dichiarata un'emergenza di salute pubblica, ma secondo gli esperti si è fatto troppo poco
Zika, la risposta è stata inadeguata
A febbraio 2016 l'epidemia veniva dichiarata un'emergenza di salute pubblica, ma secondo gli esperti si è fatto troppo poco

NEW YORK - Circa un anno fa, il primo febbraio 2016, l'epidemia da virus Zika veniva dichiarata un'emergenza di salute pubblica ma comunque la risposta internazionale non è stata adeguata. È il parere di diversi esperti intervistati dal New York Times, secondo cui il problema principale è che le donne nei Paesi colpiti non sono state aiutate.

Tra i successi della risposta al virus si contano gli appelli a non viaggiare per le donne in gravidanza, che hanno probabilmente risparmiato migliaia di casi ulteriori, e anche l'essere riusciti a garantire le Olimpiadi di Rio senza nessuna diffusione del virus. Una delle pecche principali, afferma Amir Attaran dell'università di Ottawa, che propose una raccolta di firme contro i Giochi, è stata però aver lasciato sole le donne latinoamericane. «Mentre ai turisti veniva detto di evitare le zone epidemiche, decine di milioni di donne sono state lasciate senza protezione - afferma Attaran -. È stato orribilmente razzista. Alle turiste americane venivano dati i migliori avvisi di salute pubblica, mentre alle abitanti di Porto Rico era detto qualcosa di interamente differente».

La risposta è stata inadeguata soprattutto nelle zone più povere, affermano gli esperti, dove anche la diffusione di insetticidi è stata insufficiente. La paura delle reazioni delle comunità religiose, inoltre, ha fatto sì che si evitasse da parte delle istituzioni di fare riferimento all'aborto nei casi accertati di malformazioni, e anche il consiglio di ritardare le gravidanze è stato dato timidamente.

«Una raccomandazione di non rimanere incinte fino a quando il rischio non fosse diminuito doveva essere molto più esplicita - spiega Michael T. Osterholm della University of Minnesota -. E per quanto riguarda l'aborto non se ne poteva parlare. Il Cdc ha sempre problemi con il Congresso quando parla di contraccezione e armi, figuriamoci di aborto».

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