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GERMANIAEcco il tunisino in fuga. Su di lui una taglia da 100 mila euro

21.12.16 - 10:47
Anis Amri, 24 anni, era già stato indagato in Nordreno-Vestfalia. Ora le autorità tedesche hanno reso pubblica una sua foto e i suoi connotati
Ecco tutte le identità del super-ricercato
Anis Amri, 24 anni, era già stato indagato in Nordreno-Vestfalia. Ora le autorità tedesche hanno reso pubblica una sua foto e i suoi connotati

BERLINO - In Germania è ancora caccia all'uomo. Il principale sospetto dell'attentato di lunedì a Berlino è un tunisino con molteplici nomi ed identità già conosciuto dalle autorità del Nordreno Vestfalia. Le forze dell'ordine tedesche sono impegnate in una vasta operazione nel Länder  per catturare il «pericoloso» killer che con un camion ha investito la folla del mercatino di Natale uccidendo 12 persone e ferendone 48.

20:08

Attacco all'umanità - «È un attacco all'umanità. Tutto ciò deve essere fermato»: così il presidente americano eletto Donald Trump sulla strage di Berlino parlando con i giornalisti a Palm Beach, in Florida, dove si trova le festività di fine anno.

19:22

Tunisino in carcere 4 anni in Italia - Anis Amri è stato 4 anni in carcere in Italia e dopo aver scontato la pena ha ricevuto un provvedimento di espulsione dalla penisola.

 

Provvedimento che, però, non è andato a buon fine perché le autorità tunisine non hanno effettuato la procedura di riconoscimento nei tempi previsti dalla legge. Lo si apprende da fonti investigative secondo le quali l'uomo ha successivamente lasciato l'Italia per la Germania.

19:21
Un'ulteriore foto del tunisino ricercato
18:45

Il Tunisino in Italia, 7 anni fa, su un barcone - Sarebbe stato condannato in contumacia dalla magistratura tunisina per rapina a mano armata a 5 anni di carcere Amis Amri, ricercato in queste ore per i tragici avvenimenti di Berlino. Lo rivela la radio locale Mosaique fm citando fonti della sicurezza, precisando che il padre di Anis ha dichiarato che il figlio avrebbe lasciato la Tunisia per l'Italia circa 7 anni fa a bordo di un barcone.

 

Anis che non ha più contatti con il padre, sarebbe secondo lo stesso, pero' in contatto con i suoi fratelli.

18:27
Ecco tutte le identità del super-ricercato
18:13

Una taglia sulla testa del Killer - Le autorità tedesche hanno messo una taglia sulla testa dell'attentatore di Berlino. Chi fornirà indizi utili per catturare il killer del mercatino di Natale riceverà una ricompensa di 100.000 euro. L'Ufficio federale ha confermato l'identità del ricercato: si tratta del 24enne Anis Amri. 

Il tunisino ha i seguenti connotati: è alto 178 centimetri e pesa 75 chilogrammi. Presenta diverse cicatrici al collo.  

 

 

 

17:43

Luogo dell'attentato blindato - La piazza teatro dell'attacco di lunedì sera a Berlino è blindata dalla polizia. A qualche centinaio di metri l'uno dall'altro, su tre angoli diversi, si stanno concentrando i manifestanti di fazioni opposte.

Da un lato, su Hardenbergerplatz sono attesi i militanti di Pegida, Alleanz für Deutschland e altre formazioni dell'estrema destra. Di fronte sta confluendo la contromanifestazione dietro uno striscione giallo «Berlino migliore senza nazisti». Una terza manifestazione della Linke si concentra su un altro lato. Un corteo delle destre è in corso anche davanti alla cancelleria, ad alcuni chilometri.

 
 
17:35

«Sospettato di preparare un atto violento» - Il tunisino sospettato dell'attentato a Berlino era stato indagato dalle autorità del Nordreno-Vestfalia per il sospetto di preparare un grave reato contro lo Stato. Lo ha detto il ministro dell'interno del Land Ralf Jaeger, in una conferenza a Düsseldorf.

La polizia criminale del Nordreno-Vestfalia «aveva aperto un'indagine nei suoi confronti», ha aggiunto il ministro, aggiungendo che poi «le investigazioni erano state condotte dalle autorità a Berlino», dove dal febbraio 2016 Anis A. si tratteneva in prevalenza.

Secondo le informazioni in possesso di Jaeger, il tunisino «è stato successivamente solo di recente in Nordreno-Vestfalia» e sul suo conto «le autorità di sicurezza si sono scambiate le reciproche informazioni nel comune centro di difesa dal terrorismo l'ultima volta solo brevemente nel novembre 2016».

16:54

Il cordoglio polacco per l'autista: «Persona colta e corretta» - Cordoglio in Polonia per la morte di Lukasz Urban, l'autista del tir usato per la strage al mercatino natalizio di Berlino. Lo chiamavano «l'ispettore" per il modo corretto di rispettare le regole, sul lavoro e nella vita, racconta chi conosceva Lukasz, un gigante buono di quasi 1,90 metri di altezza e oltre 100 chili di peso, che lascia la moglie ed un figlio di 17 anni.

Era il cugino di Ariel Zurawski, proprietario della ditta di trasporti 'Ariel' con la sede a Gryfino, nella Polonia nord-ovest fondata nel 2005 e proprietaria del tir. Secondo quanto riportano i media polacchi Lukasz, lavorava con Ariel da cinque anni ed era un uomo colto e responsabile, sempre al contatto con la centrale della ditta e disponibile per vari impegni.

Aveva caricato il tir a La Loggia, nella provincia di Torino presso l'Alessio Tubi ed era giunto - riportano i media locali - in anticipo a Berlino tanto che gli era stato detto che avrebbe dovuto attendere oggi per scaricare la merce. Lukasz aveva fretta di tornare in Polonia per Natale e voleva prima fare il regali: «Piaceva a tutti noi, curava la famiglia, era un ottimo professionista, sempre pronto ad aiutare chi aveva bisogno», racconta Teresa Sadowska il sindaco di Banie, dove abitava.

«Come si può uccidere a sangue freddo in nome di una ideologia malata?» aggiunge il suocero, disperato. Tra pochi giorni avrebbero dovuto trascorrere il Natale insieme. Invece ora la famiglia si sta preparando per il funerale.

 
 
15:43

Arresti preventivi in Francia - «Sulla base delle informazioni in nostro possesso sono stati effettuati degli arresti preventivi in Francia che puntano a evitare ogni rischio legato a possibilità o a organizzazione di attentati»: è quanto ha dichiarato il portavoce del governo francese, Stéphane Le Foll, al termine del consiglio dei ministri a Parigi.

«Facciamo di tutto per scongiurare il rischio» attentati, ha proseguito, ricordando che dopo la strage di Berlino, le forze dell'ordine «sono mobilitate al massimo».

Dopo gli attentati del 13 novembre 2015 la Francia ha decretato lo stato d'emergenza, un regime speciale che consente alle autorità di procedere a perquisizioni ed arresti, senza passare per le procedure stabilite dalla legge ordinaria.

15:07

«Faremo tutto il necessario per trovare l'attentatore» - «Viviamo in società libere e vogliamo dare l'opportunità alle persone di incontrarsi, di continuare a farlo e non vogliamo farci distruggere nel nostro modo di vivere». Lo ha detto il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, insieme al collega italiano Angelino Alfano, sul luogo dell'attentato di Berlino.

«Sono certo che le autorità, le forze di sicurezza faranno tutto il necessario per trovare l'attentatore o gli attentatori», ha aggiunto il capo della diplomazia tedesca sottolineando di aver avuto con Alfano un bilaterale in cui si è parlato delle crisi regionali internazionali ma «soprattutto dei fatti di Berlino e su come affrontarli».

 
 
15:06

Mandato di cattura internazionale - «C'è un nuovo sospettato che viene ricercato. È un sospettato e non necessariamente il colpevole». Lo ha detto il ministro dell'interno tedesco Thomas de Maizière a Berlino riferendosi al 21enne tunisino. Nei suoi confronti «è stato emesso alla mezzanotte un mandato di cattura per la Germania e per tutta l'area Schengen, quindi anche per l'Europa», ha aggiunto il ministro.

Il ministro ha poi detto di non volersi addentrare nelle speculazioni che si stanno susseguendo sui media riguardo allo status del tunisino. «Per noi è importante trovare il sospettato - ha detto in tono un po' risentito il ministro - conta il risultato e non la velocità delle speculazioni».

 
 
13:55

Il tunisino arrivò in Italia nel 2012 - Era arrivato in Italia nel 2012, il tunisino ricercato dalla polizia perché sospettato di essere l'autista del tir dell'attentato a Berlino. Lo riporta il sito della Süddeutsche Zeitung citando fonti delle autorità. Nel luglio 2015 aveva poi raggiunto la Germania e dall'aprile 2016 risulta "tollerato", aggiunge il quotidiano.

Il giovane era stato poi «fermato dalla polizia nello scorso agosto con un falso documento d'identità italiano a Friedrichshafen», località sul lago di Costanza, al confine con la Svizzera, ha proseguito la Süddeutsche Zeitung.

In quel momento risultava registrato in un centro per richiedenti asilo a Emmerich sul Reno, nell'area di Kleve, al confine con l'Olanda, ma poi il domicilio era stato cancellato dalle autorità locali.

Il tunisino «doveva essere noto alla polizia», aggiunge il quotidiano di Monaco. Secondo quanto riferito dal canale televisivo privato tedesco N24, il giovane avrebbe utilizzato «almeno 12 nomi falsi"tra cui anche un nome egiziano».

 

13:52

Avramopoulos: «Prematuro parlare di migrante» - «Attendo con estremo interesse tutte le spiegazioni della Germania dopo i fatti di Berlino, se l'attacco è stato commesso da un migrante o da una persona che già viveva sul suolo europeo, ora è prematuro dirlo». Così il commissario Ue agli affari interni Dimitri Avramopoulos, aggiungendo di essere in contatto costante con il ministro dell'interno tedesco Thomas De Maizière e auspicando che venga smascherato presto l'autore del crimine.

In ogni caso, ha aggiunto, «ora le registrazioni dei migranti in Italia e in Grecia hanno raggiunto il 100%», ricordando che le cose sono molto cambiate rispetto a un anno e mezzo fa" quando ci fu il picco della crisi dei migranti.

13:40

Il sindaco: «Sarebbe fatale ora chiudersi in casa» - «Non bisogna avere paura, ora sarebbe fatale se ci si rinchiudesse in casa e non si uscisse più». È l'appello del sindaco di Berlino Michael Müller, intervenuto oggi in una trasmissione della Zdf. \È giusto invece essere più attenti, perché ci troviamo in una situazione tesa», ha aggiunto Müller.

Il sindaco ha detto che la presenza della polizia è stata rafforzata in punti strategici della città e che a Berlino ci si può continuare a muovere bene.

13:38

Rifugiati e berlinesi cantano "We are the world" - Qualche centinaio di rifugiati e berlinesi si sono dati appuntamento davanti alla Chiesa del ricordo, nei pressi del teatrino di Natale, teatro dell'attacco terroristico, per cantare assieme "We are the world" ed altri brani che richiamano a pace e unità.

Il coro sorregge uno striscione rosa con la scritta: «Non ci dividerete. Siamo tutta Berlino». Molti cartelli sventolati dalle persone con lo stesso motto.

13:27

Messaggio del vescovo di Nizza: «Fraternità e vicinanza»

Un messaggio di «fraternità, vicinanza e solidarietà» è stato inviato dal vescovo di Nizza, André Marceau, all'arcivescovo di Berlino, Heiner Koch, in queste ore drammatiche che si stanno vivendo in Germania e a Berlino a seguito dell'attentato terroristico di due giorni fa.

«Questo terribile attentato - scrive il vescovo Marceau, citato dal Sir - mi riporta alla notte del 14 luglio a Nizza. Come vescovo di questo città, esprimo a lei e alla popolazione della sua diocesi, in questo momento terribile, la mia vicinanza, solidarietà e le assicuro la mia preghiera e quella dei miei fedeli».

«Ancora una volta - aggiunge il presule - viene minacciata la già difficile ricerca dello spirito di fraternità, unica via per dare corpo a una società pacificata. La nostra volontà non deve indebolirsi. Nonostante tutto, dobbiamo continuare a portare un messaggio di Speranza e di Pace. Che Dio ci dia la forza. Cristo ha aperto la strada».

 
 
13:03

L'Ue rafforza gli strumenti per la lotta al terrorismo - Giro di vite Ue nella lotta al terrorismo e ai migranti irregolari. La Commissione europea ha proposto di rafforzare la banca dati di Schengen, lo Schengen Information System (Sis), introducendo l'obbligo di allerta in caso di crimini legati al terrorismo e di nuove categorie di allarme per "persone sconosciute ricercate" e per i rimpatri dei migranti irregolari.

Lo ha annunciato il commissario Ue Dimitri Avramopoulos. Europol, Eurojust e la nuova Guardia di frontiera e guardiacosta Ue avranno diritto d'accesso al database.

«Oggi facciamo un passo in avanti ulteriore con le nostre proposte per rafforzare lo Schengen Information System per combattere meglio il terrorismo, l'immigrazione irregolare e la criminalità transfrontaliera», ha affermato Avramopoulos, spiegando che le modifiche apportate con la creazione di nuove allerte «contribuiranno alla messa in atto effettiva di qualsiasi divieto di ingresso per cittadini di Paesi terzi alle frontiere esterne rendendo obbligatorio il suo inserimento nel Sis».

La lotta al terrorismo, ha quindi sottolineato il commissario Ue agli affari interni, «non è solo una sfida europea ma globale, siamo uniti ai nostri vicini e partner in Turchia, Medio Oriente e Africa settentrionale ma anche negli Stati Uniti». Allo stesso tempo, però, «la nostra sicurezza non deve avvenire a spese della nostra apertura e tolleranza, dobbiamo restare una società aperta e ospitale». Da qui la necessità di rimanere uniti, secondo Avramopoulos dopo l'attentato di Berlino: «I nostri pensieri sono con tutti i berlinesi e con tutta la Germania, ma è in tempi come questi che dobbiamo restare uniti» e «non dobbiamo cedere alla paura né modificare il nostro stile di vita».

12:27

Controlli alle frontiere tra Germania e Svizzera - La Francia innalza i controlli alle frontiere con la Germania, la Svizzera e il Lussemburgo: è quanto riferisce la radio parigina RTL citando una nota diffusa dal ministro dell'Interno, Bruno Le Roux, dopo l'attentato di Berlino e i rischi legati alla fuga del presunto attentatore.

 
 
12:06

Hollande: «Siamo con i berlinesi» - Quella con i tedeschi è «un'amicizia incrollabile». «Quando Berlino viene attaccata dai terroristi siamo al fianco dei berlinesi»: lo ha detto il presidente francese, François Hollande, recandosi all'ambasciata tedesca a Parigi per firmare il registro delle condoglianze, accompagnato dal premier Bernard Cazeneuve e da diversi ministri.

In materia di sicurezza la «nostra cooperazione è eccellente» e siamo «in contatto permanente» con la Germania, ha continuato Hollande, che ieri ha telefonato personalmente alla cancelliera tedesca Angela Merkel per esprimerle la solidarietà della Francia e fare il punto della situazione dopo l'attacco dell'altroieri rivendicato dall'Isis.

Intervistato oggi da Les Echos, il capo dello stato maggiore dell'esercito, Pierre de Villiers, ha chiesto un «aumento progressivo dei fondi», dall'1,77% attuale al 2%, per rispondere alle «spettro delle minacce». Ma Hollande ha risposto picche ricordando di aver già ritoccato al rialzo il bilancio della difesa.

11:58

I documenti nel tir - La polizia è alla caccia di un 24enne (mentre altre fonti parlano di un 21enne) i cui documenti erano nel camion della strage. L'uomo sarebbe originario della città tunisina di Tataouine, ma a lui corrispondono tre identità diverse. Lo riportano la Bild e la Allgemeine Zeitung.

11:53

Buckingham Palace, chiuse le strade per il cambio della guardia - Le strade attorno a Buckingham Palace saranno chiuse durante il consueto cambio della guardia come misura di sicurezza dopo la strage del mercatino di Natale a Berlino. Ne dà notizia la Bbc, secondo cui la disposizione della durata di tre mesi - già programmata - è stata però anticipata dopo la revisione delle misure anti-terrorismo lanciata dalle autorità britanniche. Il cambio della guardia è uno degli eventi di Palazzo che attrae più turisti e potrebbe essere un facile bersaglio di una eventuale azione terroristica a Londra.

11:49

Misure immediate in Nordreno-Vestfalia - «Dopo l'attentato a Berlino, verranno prese immediatamente misure nel Land Nordreno-Vestfalia», quello di Colonia e di Bonn. Lo scrive la Dpa che ha ricevuto l'informazione, senza specificare di quale misure si tratti.

La tv tedesca N24 ritiene che sia possibile un'azione della polizia nell'ovest della Germania, «per catturare la persona ricercata, un tunisino di 21 (o 24) anni».

Secondo quanto riportato da N24, «il giovane avrebbe vissuto in un centro accoglienza profughi di Kleve», cittadina di 50 mila abitanti del Nordreno-Vestfalia al confine con l'Olanda e distante oltre 600 chilometri da Berlino.

11:43

Giornata di manifestazioni e proteste - Giornata di manifestazioni e di protesta a Berlino oggi, dopo l'attacco terroristico al mercatino di Natale che ha provocato la morte di dodici persone ed il ferimento di 48.

Alle 13.00, a piazza Breitscheid berlinesi e rifugiati cantano assieme "We are the world", mentre dalle 15.00 alle 21.00 è prevista una manifestazione di protesta organizzata da AfD e Pegida su 'Sicurezza per la Germania'.

Alle 15.00 a Kantstrasse l'iniziativa "Berlino resta solidale". Alle 17.30, scende in piazza Hedenberg der Linken "in memoria delle vittime".

Alle 18.00, ancora a Hardenberg "Confini chiusi! Merkel ha le mani sporche di sangue". E alle 18.00, ma questa volta in piazza Pariser, ancora una manifestazione in ricordo delle vittime.

11:27

La polizia cercherebbe un tunisino di 21 anni - Un «tunisino» di 21 anni sarebbe ricercato dalla polizia «in relazione all'attentato» di Berlino: lo scrive su Twitter Holger Schmidt, l'esperto di terrorismo del primo canale pubblico Ard, citando fonti di polizia. Notizia ripresa poi anche dallo Spiegel e da Bild online.

11:13

Nuovo fermo sbagliato - «C'è stato un altro fermo» nelle indagini sull'attentato di Berlino ma «anche questo fermato non è risultato essere l'autore» dell'attacco con il Tir al mercatino di Natale della Breitscheidplatz. Lo scrive il sito dell'emittente pubblica per le regioni Berlino e Brandeburgo (Rbb) precisando solo che il fermo è avvenuto «nelle prime ore del mattino».

Già ieri era stato rilasciato un profugo pachistano su cui non si erano concretizzati sospetti della prima ora.

10:50

La polizia cerca l'attentatore fra i feriti - La polizia sta cercando l'attentatore di Berlino fra i feriti in tutti gli ospedali della capitale tedesca. Lo riferisce il sito dell'emittente pubblica regionale "Rbb".

Nell'accreditare con proprie informazioni che «nella cabina di guida ci sarebbe stata una colluttazione prima dell'attentato», il sito del Rbb aggiunge che «gli inquirenti presumono che l'attentatore sia ferito. Nella cabina del camion sono state prelevate tracce di Dna. Perciò la polizia nelle ultime ore ha cercato in tutti gli ospedali di Berlino e del Brandeburgo», la regione che circonda la capitale tedesca.

10:48

Il presidente Gauck visita i feriti in ospedale - Il presidente della Repubblica tedesca Joachim Gauck è arrivato all'ospedale universitario Benjamin Franklin di Berlino per far visita ad alcuni dei feriti dell'attentato. È giunto assieme alla sua compagna, Daniela Schadt.

Nel grande complesso ospedaliero che si trova nel quartiere occidentale di Steglitz e che fu costruito negli anni Cinquanta dagli americani, sono ricoverati ancora 13 feriti, di cui 8 in condizioni gravi. Solo una donna è ancora in pericolo di vita, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie.

Ieri il presidente si era rivolto anche ai feriti, e ai loro familiari e a quelli delle vittime, assicurando «che non sarebbero stati lasciati soli nel loro dolore».

10:35

Oltre 500 segnalazioni - Sono oltre 500 le segnalazioni giunte alla polizia dai cittadini dopo l'attentato di Berlino e ora al vaglio degli investigatori ancora alla ricerca dell'autore della strage. Lo rende noto la stessa polizia, come riportato dalla Dpa.

L'esperto di terrorismo della Zdf, Elmar Thevessen, ha invece riferito che «le segnalazioni contengono informazioni spesso contraddittorie» e che quindi la loro «valutazione richiede un'attenzione molto accurata».