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I ricercatori: «È inusuale». È la prima volta dalla crisi dell’Hiv nel 1993
NEW YORK - Nei Paesi industrializzati - fra cure mediche all’avanguardia e un relativo benessere - siamo abituati a vedere l’aspettativa di vita crescere stabilmente. Per la prima volta dalla crisi dell’epidemia di Hiv/Aids nel 1993, però, gli Stati Uniti stanno conoscendo un abbassamento dell’età che si può ragionevolmente sperare di raggiungere.
Come rivale il National Center for Health Statistics (Nchs), infatti, l’aspettativa di vita per gli uomini è scesa da 76,5 anni nel 2014 a 76,3 nel 2015 e quella per le donne è passata da 81,3 a 81,2. «È inusuale», spiega all’Afp l’epidemiologo dell’Nchs Jiaquan Xu. «Il 2015 risulta in qualche modo diverso da qualsiasi altro anno». Come riporta la Bbc, i dati parlano di un incremento dell’incidenza di diverse cause di morte, come le malattie cardiovascolari, le demenze e le morti infantili accidentali.
