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FRANCIATre anni all'ex ministro francese del Bilancio Cahuzac

08.12.16 - 11:30
Un'inchiesta del 2013 aveva portato alla luce l'esistenza di conti bancari in Svizzera
Tre anni all'ex ministro francese del Bilancio Cahuzac
Un'inchiesta del 2013 aveva portato alla luce l'esistenza di conti bancari in Svizzera

PARIGI - Tre anni senza condizionale e cinque anni di ineleggibilità: questo il verdetto per Jérôme Cahuzac, l'ex ministro francese del Bilancio accusato di frode fiscale e riciclaggio che mentì in Parlamento sui suoi conti occulti all'estero. Condannata a due anni anche l'ex moglie Patricia Ménard, nonché la banca privata ginevrina Reyl&Cie (con una multa da 1,875 milioni di euro), il banchiere François Reyl e il suo avvocato (375.000 euro e un anno di reclusione, in questo caso con la condizionale).

Uno degli avvocati dell'ex ministro, Jean Veil, ha dichiarato che il suo assistito ricorrerà in appello: questo eviterà a Cahuzac di finire subito dentro. In caso di una nuova condanna nel processo di secondo grado l'ex ministro rischia una pena ancora più pesante: fino a 7 anni di carcere e una multa da un milione di euro.

Si è chiuso così il primo capitolo di uno dei più grandi scandali della recente storia politica francese e del governo socialista di François Hollande. Con Jean-Marc Ayrault primo ministro, Cahuzac venne nominato responsabile del Bilancio nel 2012. Nella Francia di Hollande, che agli elettori aveva promesso un governo "esemplare", il ministro con i conti segreti all'estero fu uno choc durissimo.

Tanto più che il compito di Cahuzac era proprio quello di premere sugli evasori affinché riportassero i loro capitali in patria. Difficile immaginare che questo brillante chirurgo esperto nel trapianto capillare, sessantenne prestato alla politica, serbasse un volto decisamente più oscuro.

A rivelare i conti segreti fu nel dicembre 2012 il sito Mediapart. Per tutta risposta lui querelò il giornale negando tutto. In una dichiarazione rivelatasi poi una clamorosa bugia, si proclamò innocente davanti all'intero Parlamento. "Non ho mai avuto un conto all'estero né ora né mai", assicurò nell'appassionato discorso ai deputati dell'Assemblée Nationale.

Accurate indagini rivelarono che di conti all'estero Cahuzac & co ne possedevano addirittura tre: quello in Svizzera esisteva addirittura da 20 anni con 600.000 euro, poi trasferiti in seguito a Singapore. Un altro con sede all'isola di Man di 2,7 milioni è intestato a Patricia, la ex moglie dermatologa mentre sul conto della madre ci sono 240.000 euro in assegni di ricchi pazienti, soprattutto stranieri, della loro fiorente clinica di impianti capillari. Un totale di 3,5 milioni evasi al fisco.

Dopo mesi di accuse respinte, Cahuzac decide di ammettere le sue responsabilità. Il 19 marzo 2013 si dimette dal governo, il 2 aprile confessa. Per Hollande che vuole un governo "esemplare" è un colpo durissimo. Lo scandalo convince il presidente a creare un'Alta Autorità per la trasparenza della vita pubblica e a rafforzare gli strumenti contro la frode fiscale. Gli ex coniugi Cahuzac, nel frattempo, hanno rimborsato una parte dei soldi evasi.
 
 

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