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ANTARTIDEComincia la caccia al ghiaccio più antico della Terra

02.12.16 - 19:14
L'obiettivo è studiare i cambiamenti climatici avvenuti nel Pleistocene
Comincia la caccia al ghiaccio più antico della Terra
L'obiettivo è studiare i cambiamenti climatici avvenuti nel Pleistocene

Comincia in Antartide la caccia al ghiaccio più antico della Terra, che ha circa 1,5 milioni di anni. Come riporta Nature sul suo sito, il primo trapano progettato per la ricerca di un campione di ghiaccio così antico si metterà a lavoro nel mese di dicembre.

L'obiettivo è studiare i cambiamenti climatici avvenuti nel Pleistocene, quando la Terra ha attraversato lunghi periodi di riscaldamento climatico ogni 40.000 anni. Capire questo periodo può aiutare a prevedere come cambierà il clima in futuro.

Il progetto è del gruppo internazionale Ipics (International Partnerships in Ice Core Sciences) e include gruppi europei e statunitensi. L'obiettivo è identificare nei prossimi due anni il sito dove è il ghiaccio più antico. Ma la perforazione vera e propria è prevista entro il 2020. Scavare una carota costa circa 50 milioni di dollari e richiedere diversi anni, per cui i ricercatori vogliono essere sicuri che il sito sia ottimale, cioè che il ghiaccio sia sufficientemente profondo, ma non sciolto sul fondale dall'attività geotermica.

Il primo a cercare il sito sarà il progetto Raid (Rapid Access Isotope Drill), coordinato dal climatologo Robert Mulvaney, del British Antarctic Survey. Si trivellerà per circa 7 giorni arrivando a 600 metri di profondità per raccogliere schegge, misurare la temperatura del ghiaccio e calcolare l'età del ghiaccio sul fondo. Il luogo della trivellazione si chiama 'Little Dome C' e si trova a 40 chilometri di distanza dal sito del tavolato di Dome C, dove oltre dieci anni fa il progetto europeo Epica (Ice Coring in Antartide) ha prelevato una carota di ghiaccio risalente a circa 800.000 anni fa.

Il prossimo anno è prevista invece la trivellazione guidata dal glaciologo Jérme Chappellaz dell'università francese Joseph Fourier di Grenoble, che punta a raggiungere la profondità di oltre 3 chilometri di spessore in una sola stagione. Il gruppo americano guidato dal climatologo Jeffrey Severinghaus, della Scripps Institution of Oceanography prevede invece di fare sondaggi nei pressi della stazione statunitense McMurdo.

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