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Ci sono segnali di sblocco per la questione dell'allargamento dello scalo londinese di Heathrow
LONDRA - Emergono segnali di sblocco per l'annosa questione dell'allargamento dello scalo londinese di Heathrow, con la realizzazione della terza pista al centro da tempo di progetti che mirano ad alleggerire l'intenso traffico aereo nella capitale britannica. A scriverlo è il Financial Times, secondo cui la premier conservatrice Theresa May dispone ormai del sostegno "sufficiente", in parlamento e nel suo gruppo politico, per portare al voto e far approvare l'iniziativa.
Una decisione finale è attesa dopo la prossima riunione del subcomitato sull'aviazione in calendario fra l'11 e il 18 ottobre. Ma il Ft, citando fonti ministeriali, riferisce che il governo appare già orientato a superare le ultime esitazioni. A raccogliere il consenso e a verificare i numeri in vista della conta dei voti e' stato incaricato Patrick McLoughlin, presidente del Partito Conservatore, veterano della Camera dei Comuni ed ex ministro dei Trasporti.
Il progetto Heathrow, il cui costo è stimato in 16,8 miliardi di sterline (oltre 21 miliardi di franchi), resta tuttavia avversato per ragioni ambientali e di vario genere non solo dal sindaco laburista di Londra, Sadiq Khan, ma anche da personalità Tory di spicco come l'ex sindaco e attuale ministro degli Esteri, Boris Johnson, o la titolare dell'Istruzione, Justine Greening. Senza contare la lobby che sostiene il progetto alternativo di ampliamento di Gatwick, secondo maggiore aeroporto della metropoli.
ats ansa
