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ITALIAFertility Day, polemica sull'opuscolo "razzista"

21.09.16 - 17:58
Bufera sul Ministero della salute a causa dell'associazione tra bianchi "buoni" e neri "cattivi"
Ministero della Salute italiano
Fertility Day, polemica sull'opuscolo "razzista"
Bufera sul Ministero della salute a causa dell'associazione tra bianchi "buoni" e neri "cattivi"

ROMA - “Perché un Fertility day? È una questione di salute, di prevenzione e informazione. E nel mese di ottobre gli specialisti delle società scientifiche di ginecologia, andrologia ed endocrinologia, che hanno aderito alla nostra iniziativa, offriranno visite gratuite ai giovani tra i 18 e i 25 anni”. Sono le parole usate dal Ministro della salute italiano per lanciare la prima giornata di sensibilizzazione sui temi della salute riproduttiva che si terrà il 22 settembre.

La campagna, che usava toni praticamente ricattatori per indurre gli italiani a fare più figli (usando immagini di dubbio gusto quali clessidre e banane che marciscono) aveva scatenato un putiferio, ma quello lanciato oggi è riuscito a fare peggio. In un opuscolo che promuove gli "stili di vita corretti" sono stati divisi due gruppi di giovani. In alto quelli che rappresentano le "buone" abitudini: sorridenti su una spiaggia, belli e tutti di carnagione bianca. I "cattivi compagni", invece, fumano e bevono, ma sono anche di pelle nera.

Il Ministero ha preso le immagini, a quanto pare, da un sito di fotografie stock a disposizione di media e professionisti della comunicazione. In effetti entrambe le immagini sono già state usate in passato per campagne in vari Paesi (quella dei "buoni", ad esempio, è servita per una pubblicità di impianti dentali nel Regno Unito).

Il problema vero è l'associazione "buoni" = bianchi e "cattivi" = neri. Il pensiero di Roberto Saviano sintetizza quello di moltissimi: «Il Ministero della Salute invita a frequentare giovani ariani (ragazzi biondissimi, sullo sfondo l'azzurro del mare) e ad abbandonare le cattive compagnie (ragazzi neri, capelli afro che fumano da bong). Ma chi sono i consulenti della comunicazione della ministra Lorenzin? I creativi che immaginano di poter proporre simili campagne?  Dopo la débâcle del Fertility Day, la ministra ci riprova con una comunicazione razzista (e non più sessista): nero uguale cattivo e biondo uguale buono. Siamo ancora a questo?».

Il Ministero non ci sta e replica: «Il razzismo è negli occhi di chi guarda, noi pensiamo alla prevenzione. Quello nella foto per noi non è un 'nero' ma un ragazzo come gli altri. La nostra è una società multietnica. Un anno e mezzo fa passavamo per eroi per aver portato gli aiuti ai profughi sbarcati a Lampedusa. Oggi siamo considerati razzisti».

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