ANKARA - Sono circa 350 i soldati turchi impegnati sul terreno in Siria nell'ambito dell'operazione 'Scudo dell'Eufrate', lanciata ieri per "mettere in sicurezza" il confine dalla presenza dell'Isis e costringere i curdi del Pyd alla ritirata a est del fiume Eufrate. Lo riporta la Cnn Turk, secondo cui si tratta di 200 membri delle unità meccanizzate e 150 delle forze speciali.
Intanto, il comandante delle forze speciali, il tenente generale Zekai Aksakalli, è giunto a Jarablus, la cittadina strategica di confine evacuata ieri dal Califfato, per incontrare i leader dei gruppi di ribelli dell'Esercito siriano libero (Esl) che hanno preso parte all'offensiva.
L'operazione è supportata dalla copertura aerea dei jet di Ankara (tra cui almeno 11 F-16) e di altri Paesi della Coalizione anti-Isis a guida Usa.