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SPAZIOScoperto un "gemello" della Terra

24.08.16 - 20:30
È Proxima b, un pianeta roccioso che orbita intorno alla stella 'vicina di casa' del nostro Sole, Proxima Centauri
Foto Fotolia
Scoperto un "gemello" della Terra
È Proxima b, un pianeta roccioso che orbita intorno alla stella 'vicina di casa' del nostro Sole, Proxima Centauri

LONDRA - Scoperto il 'gemello' della Terra in assoluto più vicino: è Proxima b, un pianeta roccioso che orbita intorno alla stella 'vicina di casa' del nostro Sole, Proxima Centauri.

Con una massa appena maggiore di quella della Terra, ha una distanza dalla sua stella tale che permetterebbe all'acqua liquida di scorrere in superficie, elemento chiave per ospitare la vita. La scoperta è pubblicata su Nature dal gruppo coordinato dalla Queen Mary University di Londra.

Un primo indizio della presenza del gemello della Terra 'Proxima b' era già stato individuato nel 2013, ma la conferma è arrivata solo dopo l'intensa campagna di osservazioni 'Pale Red Dot' (Piccolo punto rosso), condotta nei primi mesi del 2016 puntando su Proxima Centauri lo spettrografo HARPS montato sul telescopio da 3,6 metri dello European Southern Observatory (Eso) in Cile. I dati, combinati con immagini prese da una selezione di telescopi sparsi in tutto il mondo, sono stati poi divulgati passo dopo passo attraverso un'eccezionale campagna di comunicazione sul web, tra blog e social media.

Gli astronomi al momento non escludono la presenza di acqua sul pianeta, anzi: affermano che se ci fosse davvero, potrebbe trovarsi nelle zone più soleggiate, cioè nell'emisfero che si rivolge alla stella oppure nella zona tropicale. «Il prossimo passo - affermano - è la ricerca di vita su Proxima b».

«Scoperta epocale» - È una scoperta epocale, quella di un pianeta simile alla Terra in orbita intorno alla stella più vicina, Proxima Centauri: «È il pianeta esterno al Sistema Solare più vicino a noi mai scoperto, è veramente una pietra miliare per l'umanità», ha commentato l'astronoma Isabella Pagano, dell'osservatorio di Catania dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

A fare della scoperta di Proxima b un evento davvero unico è «l'avere provato che la stella più vicina a noi ha un pianeta nella zona in cui può esistere acqua liquida e dove anche la temperatura potrebbe essere ideale per l'esistenza di forma di vita». La scoperta, ha proseguito la ricercatrice, è il coronamento di una 'caccia' davvero molto lunga, durata ben 16 anni e condotta da Terra, con il telescopio dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso) in Cile, a La Silla.

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