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GERMANIAIl vento è cambiato

05.08.16 - 23:00
Crolla la popolarità di Merkel a neppure un anno dall'apertura delle frontiere ai profughi. E fra pochi mesi si entra nell'anno della campagna elettorale che porterà i tedeschi alle urne
Il vento è cambiato
Crolla la popolarità di Merkel a neppure un anno dall'apertura delle frontiere ai profughi. E fra pochi mesi si entra nell'anno della campagna elettorale che porterà i tedeschi alle urne

BERLINO - "Wir schaffen das". Era il 31 agosto del 2015 quando Angela Merkel, con il suo slogan che inaugurava il nuovo corso della "cultura dell'accoglienza" tedesca, apriva le frontiere ai profughi in fuga dalla guerra siriana.

La stampa tedesca e liberale europea tifava per Merkel - Alle stazioni ferroviarie i tedeschi accoglievano i nuovi ospiti come se fossero degli eroi e tutto il Paese si lanciava in una entusiastica gara di solidarietà che portava la Cancelliera all'apice della popolarità. La stampa tedesca salutava con favore la nuova era e i giornali europei di ispirazione liberale lodavano nei loro editoriali il coraggio di colei che era stata ribattezzata la "Mutti", la mamma della nazione.

Ad un anno di distanza il vento è cambiato. La maggioranza dei tedeschi, il 53%, si dichiara insoddisfatta dell'operato della Cancelliera. Quasi i due terzi dei tedeschi disapprova la politica del Governo di accoglienza ai profughi.

Merkel non arretra di un millimetro e va avanti - Gli attentati terroristici di matrice islamica di Würzburg e Ansbach stanno facendo crollare la popolarità di una Cancelliera che, nonostante tutto, non arretra di un millimetro. In occasione dell'annuale conferenza stampa estiva, nella quale ha presentato i 9 punti per la sicurezza, ha ribadito di essere «oggi come allora convinta, che ce la faremo ad essere all'altezza della nostra missione storica, ed è una prova storica nel tempo della globalizzazione. Ce la facciamo e negli ultimi 11 mesi abbiamo già fatto molto».

L'aiuto fondamentale dei volontari, ma fino a quando? - Merkel va avanti e lo fa anche perché sa di avere un appoggio straordinario da parte di migliaia di volontari, che sopperiscono laddove lo Stato non riesce ad arrivare, offrendo un sostegno fondamentale per la riuscita di una politica che presenta molti ostacoli di ordine finanziario e sociale. Sono in molti a chiedersi fino a quando questo sostegno durerà.

20 miliardi di euro all'anno per i profughi - Per quanto riguarda il lato finanziario, le regioni tedesche hanno stimato un costo di 20 miliardi di euro all'anno, di cui la metà è assunto dal Governo federale. Nel 2016 la Federazione verserà alle regioni 2,6 miliardi di euro utili soltanto per affrontare le politiche d'integrazione nelle scuole e negli asili, mentre nei prossimi tre anni arriveranno da Berlino ulteriori sette miliardi di euro.

Quanto costa un profugo? - I Länder stimano in 1.000 euro al mese il costo medio di un profugo, 12.000 all'anno, anche se vi sono importanti differenze a seconda della regione e della città in cui i migranti vengono ospitati. La cifra è comunque molto approssimativa. Basti pensare che, come riferisce la Berliner Morgenpost, ad Amburgo la prima accoglienza per ogni profugo costa 1951,11 euro al mese, di cui 856 euro per i costi di affitto e costi del personale, 434 euro per mangiare e bere, 1.100 per la cura dei figli, articoli di igiene personale e trasporti pubblici. 

Nel 2017 un miliardo di euro in più alle casse malati per finanziare le cure ai profughi riconosciuti che potranno così beneficiare dell'assistenza sociale - Oggi, nel giorno in cui sono giunti i dati del crollo della popolarità di Merkel, arriva un altro brutto colpo per la Groko, diminutivo di Große Koalition, termine usato dai tedeschi per indicare il Governo di concordanza CDU/CSU - SPD. Il Governo federale attingerà nel 2017 (anno delle elezioni politiche tedesche) un miliardo di euro dalle riserve del fondo per la salute finanziato dai premi pagati dai cittadini tedeschi per permettere di curarsi a quelle persone che hanno ottenuto il riconoscimento di profugo.

Sono centinaia di migliaia quei profughi che, non avendo un lavoro, hanno il diritto di ricevere i soldi dell'assistenza sociale, chiamata sistema Hartz-IV, e ad essere quindi coperti da una cassa malati. Casse malati che, necessitando di più soldi per far fronte al loro compito, riceveranno nel 2017 un miliardo di euro in più dallo Stato.

La rabbia dei cittadini esplode... nei social network - La decisione del Governo, che risale a mercoledì, ha scatenato una serie di reazioni di protesta molto virulenta sui social network. "Il governo saccheggia i fondi per la salute a favore dei richiedenti asilo" si legge su Twitter, oppure «è una vergogna buttare via i soldi in questo modo».

Il finanziamento della cassa malati - Come osserva la Rp-online, i 200 miliardi che contiene il fondo per la salute arrivano principalmente dai premi pagati dai cittadini e sono soltanto 14 i miliardi di euro che arrivano dai soldi pagati da tutti i contribuenti con le imposte.

Il timore dell'aumento dei premi di cassa malati - Al Governo viene rimproverato di volere prendere quel miliardo di euro dai soldi che arrivano da chi paga la cassa malati pubblica e non da tutti i contribuenti. In Germania, infatti, il cittadino ha la possibilità di scegliere se affiliarsi ad una cassa malati pubblica o privata. Il timore ora è che chi è affiliato alla cassa malati pubblica (in generale sono i lavoratori dipendenti della classe medio-bassa che pagano in base al reddito. La quota viene detratta direttamente ogni mese dalla busta paga) si veda aumentare i premi mensili per finanziare le cure sanitarie ai profughi. E' già stato stimato un aumento dei premi dello 0,2% - 0,3%.

Le casse malati vogliono di più - Ed ora si acutizza un problema sollevato dalle casse malati ormai da anni. Il contributo dell'Agenzia federale del lavoro versato alle casse malati per ogni beneficiario Hartz-IV è di 90 euro mensili, ritenuti troppo pochi e non sufficienti per coprire i costi. Le casse malati chiedono un aumento del contributo a 136 euro mensili.

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COMMENTI
 

elvetico 7 anni fa su tio
Si è tirata la zappa sui piedi per assecondare la politika degli ammerikkani, senza valutare come avrebbe dovuto fare, l'impatto nefasto dell'immigrazione di massa afro-orientale non solo in Germania ma nell'intera UE, e dunque ben le sta.

leopoldo 7 anni fa su tio
merkel sempre piu vecchia e preoccupata.dai stai tranquilla tra un po con le st.....te che hai fatto non ti vota piu nessuno e finirai nel dimenticatoio come un periodo nero della storia tedesca
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