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POLONIAPapa: «Niente giustifica la guerra»

30.07.16 - 20:15
«La nostra risposta a questo mondo in guerra ha un nome: si chiama fraternità, si chiama fratellanza, si chiama comunione, si chiama famiglia. Festeggiamo il fatto che veniamo da culture diverse»
Papa: «Niente giustifica la guerra»
«La nostra risposta a questo mondo in guerra ha un nome: si chiama fraternità, si chiama fratellanza, si chiama comunione, si chiama famiglia. Festeggiamo il fatto che veniamo da culture diverse»

CRACOVIA - "Cari amici - ha detto il Papa alla veglia della Gmg, davanti a centinaia di migliaia di ragazzi - vi invito a pregare insieme a motivo della sofferenza di tante vittime della guerra, affinché una volta per tutte possiamo capire che niente giustifica il sangue di un fratello, che niente è più prezioso della persona che abbiamo accanto".

"Ci sono realtà - ha detto ancora il Papa - che non comprendiamo perché le vediamo solo attraverso uno schermo (del cellulare o del computer). Ma quando prendiamo contatto con la vita, con quelle vite concrete non più mediatizzate dagli schermi, allora ci succede qualcosa di forte, sentiamo l'invito a coinvolgerci: 'Basta città dimenticate, come dice Rand (il ragazzo di Aleppo che ha raccontato come si vive in guerra, ndr); mai più deve succedere che dei fratelli siano circondati da morte e da uccisioni sentendo che nessuno li aiuterà".

"Noi adesso - ha detto ai ragazzi della Gmg - non ci metteremo a gridare contro qualcuno, non ci metteremo a litigare, non vogliamo distruggere. Noi non vogliamo vincere l'odio con più odio, vincere la violenza con più violenza, vincere il terrore con più terrore. E la nostra risposta a questo mondo in guerra ha un nome: si chiama fraternità, si chiama fratellanza, si chiama comunione, si chiama famiglia. Festeggiamo il fatto che veniamo da culture diverse e ci uniamo per pregare".

Il Papa ha parlato dopo aver ascoltato le testimonianze di Rand, un ragazzo di Aleppo sulla vita in guerra, Miguel, un ragazzo paraguayano sfuggito alla droga e Natalie, una signora polacca tornata alla fede dopo anni di buio interiore e una vita che ha definito dissoluta.
 
 

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