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Al via da domani, primo luglio, l'ingresso nelle forze armate dei transessuali, ma tra i vertici militari trapela preoccupazione
NEW YORK - «Occorre più tempo», dicono. Il Pentagono sta correndo troppo e ci sono ancora questioni da risolvere prima che la nuova misura possa entrare in vigore a tutti gli effetti.
Il ministro della Difesa Ash Carter già un anno fa aveva manifestato la propria intenzione di abolire il divieto che impediva ai trans di servire nelle forze armate e non a caso aveva nominato una commissione per stabilire quali fossero le problematiche da risolvere. Poi qualche giorno fa l'annuncio dell'abolizione ufficiale del divieto.
A partire dal primo luglio le forze armate avranno a disposizione 45 giorni di tempo per adeguarsi. Secondo alcuni media americani, i vertici militari non ostacolano affatto la misura ma vorrebbero più tempo per adeguarsi. Gli stessi vertici hanno chiesto un incontro con il capo del Pentagono proprio per discutere delle problematiche che potrebbero sorgere, tra cui quella di disturbi di identità.
