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MONDOTumori, aumentano le morti causate dalla crisi

26.05.16 - 16:51
Più di 260mila persone sono rimaste vittime di diagnosi tardive e cure peggiori
Tumori, aumentano le morti causate dalla crisi
Più di 260mila persone sono rimaste vittime di diagnosi tardive e cure peggiori

LONDRA - Più di 260mila persone sono morte di cancro nei Paesi ricchi e privi di servizio sanitario pubblico, per colpa della crisi economica del 2008. La disoccupazione e l'impossibilità di pagarsi le terapie hanno portato a un picco di diagnosi tardive e cure peggiori.

A dirlo è l'analisi, pubblicata sulla rivista The Lancet e coordinata dall'Imperial College di Londra, relativa ai paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), tra cui Usa, Francia, Germania, Giappone e Regno Unito.

Nei Paesi in cui c'era un servizio sanitario universale questo non è accaduto, evidenzia lo studio, mentre l'aumento si è avuto solo in Paesi come gli Stati Uniti, dove le terapie mediche sono pagate in gran parte dalle assicurazioni private e spesso dai lavoratori.

Nello studio sono stati impiegati i dati della Banca Mondiale e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sulla spesa sanitaria e la mortalità da cancro in oltre 70 Paesi dal 1990 al 2010.

«Abbiamo rilevato che l'aumento della disoccupazione - precisa Mahiben Maruthappu, coordinatore dello studio - è legato ad una crescita della mortalità da cancro, ma che la copertura sanitaria universale protegge da queste conseguenze. Questo si è visto nel caso di tumori trattabili, come quello al seno, prostata e colon retto». Lo studio ha anche osservato che la spesa sanitaria pubblica è strettamente legata alla mortalità per cancro, suggerendo quindi che i tagli alla sanità possono costare delle vite.

Per ogni aumento di punto percentuale di disoccupazione, i ricercatori hanno riscontrato 0,37 morti in più ogni 100mila abitanti per tutti i tipi di cancro, e che la mortalità da tumore è aumentata parallelamente al taglio della spesa sanitaria pubblica. Così tra il 2008 e 2010 si stima siano morte 260mila persone in più per tumori curabili, contro le 40mila decedute tra il 2000 e 2007, sempre nei paesi privi di copertura sanitaria universale.

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