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REGNO UNITO28 quadri di Mirò all'asta per i migranti

18.05.16 - 19:38
I proventi verranno donati alla Croce Rossa per sostenere l'assistenza ai rifugiati. Il nipote: «È quello che mio nonno avrebbe voluto»
28 quadri di Mirò all'asta per i migranti
I proventi verranno donati alla Croce Rossa per sostenere l'assistenza ai rifugiati. Il nipote: «È quello che mio nonno avrebbe voluto»

LONDRA - Ventotto opere del pittore spagnolo Joan Mirò verranno vendute all'asta domani da Christiès a Londra, e i proventi - per decisione del nipote dell'artista - verranno donati alla Croce Rossa per sostenere l'assistenza ai rifugiati. Lo rende noto il sito della casa d'aste.

Joan Punyet Mirò ha spiegato che "è quello che mio nonno avrebbe voluto". "Mi considero il portabandiera dei suoi desideri, e provo a fare quel che avrebbe fatto lui se fosse stato ancora vivo. Mirò è stato un uomo che ha molto sofferto nella sua vita. Ha provato la fame e l'esilio durante la guerra civile spagnola.", ha detto in un'intervista pubblicata sul sito.

"Voleva sempre aiutare chi era in difficoltà, i profughi e coloro che sono costretti all'esilio. Oggi capirebbe che ciò che sta accadendo in Siria potrebbe avvenire domani in Spagna".

L'asta punta a raccogliere circa 50.000 euro. Il pittore era particolarmente legato alla Croce Rossa, ricorda il nipote: nel 1965 un giovane medico dell'organizzazione salvò la vita ed evitò l'amputazione della gamba di sua figlia Maria Dolors - madre di Joan Punyet Mirò - ferita in un incidente stradale in Catalogna.

"Mia madre passò un anno in un letto della Croce Rossa. Le salvarono la vita. Per tutta la sua vita Mirò fu molto generoso con la Croce Rossa, e tra le altre cose donò all'ospedale dove avevano operato sua figlia un suo arazzo, Tapis de Tarragona. Era consapevole dell'enorme differenza che fanno le organizzazioni umanitarie nei momenti di grande sofferenza, come quella che vediamo oggi con la guerra in Siria".

Joan Punyet aveva dieci anni quando il nonno morì a 90 anni nel 1983.

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COMMENTI
 

bm51 7 anni fa su tio
Per carità un privato può fare quello che vuole ma foraggiare simili enti che hanno milioni se non miliardi in banca vivendo sulle disgrazie altrui, mi sembra fuori luogo.

tip75 7 anni fa su tio
ecco poi magari invece che spendere solo per i migranti che qualche paese ricominci a spendere per il bene dei propri cittadini che lavorano e pagano le tasse e per i propri anziani e per i propri figli e per i propri poveri cosa ne pensiamo?esistono solo i migranti?parrebbe di si...

Mac67 7 anni fa su tio
Nobile gesto, ma: 1 50'000 nel business dei Migranti ( miliardario è come dare una nocciolina ad un elefante) 2 La Croce rossa è profondamente cambiata dalla sua fondazione. Oggi è una Multinazionale della "carità" ... 50 mila li spende un funzionario in viaggi in prima classe, hammer e affitti , nelle isole dei Caraibi ( visti di persona in paradisi fiscali con viaggi verso USA ) in pochi mesi. E' mia opinione personale, quando le organizzazioni crescono troppo, la struttura fagocita più di quanto destina agli scopi finali, generando dei costi ancora più alti per le società. L'aiuto che organizzazioni come CR, forniscono sono sussidiate dagli Stati.
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