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VATICANOPremio Carlo Magno, grande commozione fra i capi di stato europei

06.05.16 - 19:18
Il riconoscimento è assegnato ogni anno per il lavoro svolto in favore dell'integrazione e dell'unione in Europa
Premio Carlo Magno, grande commozione fra i capi di stato europei
Il riconoscimento è assegnato ogni anno per il lavoro svolto in favore dell'integrazione e dell'unione in Europa

CITTÀ DEL VATICANO - Si è respirata commozione questa mattina nella Sala Regia del Palazzo Apostolico, in Vaticano, alla cerimonia con cui è stato conferito al Papa il premio internazionale Carlo Magno, assegnato ogni anno per il lavoro svolto in favore dell'integrazione e dell'unione in Europa.

Una cerimonia di per sé solenne, con le 'laudatiò oltre che dei promotori del premio, delle tre cariche che rappresentano i vertici europei, il presidente del Parlamento di Strasburgo, Martin Schulz, quello della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, quello del Consiglio europeo, Donald Tusk, e quindi il discorso finale del Papa. Ma quando Francesco si è avviato alla conclusione delle tre cartelle con cui ha tratteggiato una sorta di manifesto di rifondazione dell'Europa, e suggerito il "sogno" di un continente non più "vecchio" ma "giovane" per le possibilità di integrazione e sviluppo che può offrire, anche i visi generalmente più compassati sono apparsi sciogliersi e trarre ispirazione.

Seduta in prima fila, ad ascoltare Bergoglio accanto al premier italiano Matteo Renzi, c'era la cancelliera Angela Merkel che già questa mattina presto aveva fatto la sua comparsa in Vaticano, prendendo parte a una messa celebrata presso l'altare della Cattedra della basilica di San Pietro dal cardinale tedesco, suo connazionale, Walter Kasper (con cui poi nella Sala Regia ha anche scambiato qualche battuta). Quindi, prima della cerimonia, per lei anche un colloquio privato di poco meno di mezz'ora con papa Francesco, in un clima molto cordiale, al termine del quale il Pontefice le ha regalato il medaglione con l'Angelo della pace. "Oggi in Europa ne abbiamo tanto bisogno", ha significativamente sottolineato la Merkel.

Toccati dalla scossa del Papa nella Sala del Palazzo apostolico sono apparsi anche il re di Spagna, Felipe VI, il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, il granduca Enrico di Lussemburgo, la presidente lituana Dalia Grybauskaite, l'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, il sottosegretario italiano agli Affari europei Sandro Gozi, tutti salutati dal Pontefice, come la Merkel, Renzi e i leader europei. Tra i presenti anche Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, insignito del Carlo Magno nel 2009. "Desidero ribadire la mia intenzione di offrire il prestigioso premio, di cui vengo onorato - aveva esordito Francesco -, per l'Europa: non compiamo infatti un gesto celebrativo, cogliamo piuttosto l'occasione per auspicare insieme uno slancio nuovo e coraggioso per questo amato Continente". Al termine, Felipe VI di Spagna ha donato al Papa un'edizione preziosa di autografi di Miguel de Cervantes, l'autore del 'Don Chisciottè, di cui è stato ricordato alcuni giorni fa il quarto centenario della morte. L'edizione è stata realizzata in copie limitate e la prima è stata donata stamane dal sovrano spagnolo al Pontefice, accompagnata da una sua dedica speciale per Francesco.

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