Il ragazzo è stato rifiutato da un locale hard danese, ma lo Stato gli ha dato ragione
COPENHAGEN - Un sex club danese è stato giudicato colpevole di discriminazione per aver rifiutato di assumere un ragazzo di 18 anni come receptionist della struttura.
Il giovane aveva risposto a un annuncio di lavoro in cui si cercava «possibilmente uno studente» che fosse «in sintonia con lo spirito» del locale per incontri, l’ “Adam og Eva” di Copenhagen. Impegno: 5-15 ore settimanali. Uniche condizioni: niente sesso con la clientela ed avere «più di 21 anni».
Il 18enne ha comunque tentato la sorte e inviato la propria candidatura, ma si è visto rispondere che «sfortunatamente» il posto era già stato preso e, comunque, «il limite d’età indicato è di 21 anni». Indispettito, l’aspirante receptionist a luci rosse ha denunciato la struttura alla Commissione danese contro la discriminazione che gli ha dato ragione: stabilire un’età (minima o massima che sia) costituisce una discriminazione in base all’età contraria alla legge.
«Trovo che ci siamo comportati con coscienza, una persona impiegata qui vede tutto quello che fanno i clienti», si difende la titolare del club, Trine Bennedsen, come riporta The Local. «Era un ragazzo di 18 anni davvero piccolo e abbiamo pensato fosse veramente troppo giovane ─ continua ─. Qui si vedono delle cose che potrebbero sembrare molto estreme e che non credo si debbano vedere quando si è così giovani».
In Danimarca la maggiore età è fissata a 18 anni.