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STATI UNITINo ai gay: la North Carolina sfida Washington

05.05.16 - 08:43
Il governatore Pat McCrory difende la legge anti-gay, accusando Washington di «un'intrusione mai vista prima»
No ai gay: la North Carolina sfida Washington
Il governatore Pat McCrory difende la legge anti-gay, accusando Washington di «un'intrusione mai vista prima»

NEW YORK - Il governatore della North Carolina, Pat McCrory, difende la legge anti-gay e attacca Washington per l'intrusione su una materia statale.

«Non è più un tema della North Carolina perché le conclusioni del Dipartimento di Giustizia hanno impatto su tutti gli stati», afferma McCrory sottolineando che la mossa «rappresenta un'intrusione da parte di Washington che non ho mai visto». 

Washington risponde - L'amministrazione Obama punta il dito contro la North Carolina: le norme che limitano le tutele dei gay approvate nello Stato violano le leggi federali sui diritti civili.

L'entrata a gamba tesa del Dipartimento di Giustizia riporta l'attenzione sulla legge approvata dal North Carolina che cancella le norme contro le discriminazioni e limita l'uso dei bagni in base al sesso indicato sul certificato di nascita, in un duro colpo al movimento Lgtb.

In una lettera al governatore Pat McCrory, il Dipartimento di Giustizia mette in guardia sul fatto che la legge approvata viola il Civil Rights Act che, fra l'altro, tutela da discriminazioni sulla base del sesso sul posto di lavoro. La missiva rappresenta un avvertimento allo Stato, che può decidere se continuare ad attuarla a rischio di un'azione legale nei suoi confronti.

Le misure restrittive approvate dal North Carolina hanno sollevato una vera 'rivolta': Bruce Springsteen ha cancellato il concerto in programma nello Stato. Un'analoga decisione è stata presa da Ringo Starr e dai Pearl Jam.

Molte big della Corporate America hanno già criticato duramente le misure, spingendosi fino a minacciare di lasciare lo Stato. PayPal ha bloccato il suo progetto di espansione in North Carolina. Tim Cook e Mark Zuckerberg, gli amministratori delegati di Apple e Facebook, si sono rivolti in una lettera al governatore Pat McCrory: la norma non «riflette i valori delle nostre aziende, del nostro Paese e della maggioranza dei cittadini della North Carolina. La discriminazione è sbagliata e riteniamo che non ci sia posto per questa in North Carolina e nel Paese» aggiungono nella missiva firmata da 80 amministratori delegati.

Anche il mondo dello sport è sceso in campo, con la potente Nba che ha paventato la possibilità di non scegliere Charlotte, la capitale dello Stato, per ospitare l'All Star Game del 2017. Per protestare contro le norme del North Carolina, 18 città americane hanno vietato ai loro dipendenti viaggi nello Stato. Fra queste Atlanta, Boston, Chicago, San Francisco, Seattle, Honolulu. Lo Stato di New York ha messo al bando i viaggi pagati ai propri dipendenti.

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