Ogni anno sul bacino cade una media di 233 fulmini per chilometro quadrato
CARACAS - Il lago venezuelano Maracaibo è il luogo della Terra più colpito dai fulmini e strappa il primato al bacino del fiume Congo: la nuova classifica è il risultato di 16 anni di osservazioni condotte dalla missione della Nasa Tropical Rainfall Measurement.
Il sensore Lis (Lightning Imaging Sensor) a bordo del satellite ha registrato sul lago una media di 233 fulmini per chilometro quadrato all'anno. I dati sono pubblicati sul Bollettino della Società Americana di Meteorologia dal gruppo coordinato da Rachel Albrecht, dell'università brasiliana di San Paolo e dell'università del Maryland.
Comprendere meglio l'attività dei fulmini, e scoprire dove e quando ne cadono di più, secondo i ricercatori può aiutare a capire meglio anche altri fenomeni meteorologici come i temporali.
«Il lago Maracaibo ha una geografia unica e un clima ideali per lo sviluppo dei temporali», ha detto uno degli autori, Dennis Buechler, dell'università di Alabama.
Situato nella parte più settentrionale delle Ande, il lago Maracaibo è il più grande lago del Sud America. Le tempeste si formano di solito durante la notte quando le brezze di montagna portano sul lago aria calda e umida. Queste condizioni uniche fanno formare circa 297 temporali notturni all'anno, con un picco nel mese di settembre.
Ma nel mondo ci sono anche altri posti che hanno un clima simile a quello del lago venezuelano e ne fanno altri 'punti caldi', colpiti frequentemente dai fulmini. Questi luoghi sono quasi tutti in Africa, che ospita sei su 10 di questi punti caldi; fra essi vi sono il lago Vittoria e la Rift Valley nella Africa Orientale.
La ricerca ha anche confermato che i fulmini tendono a cadere di più sulla terraferma che sugli oceani e che i picchi si registrano soprattutto nel pomeriggio.