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ITALIAMoutaharrik: «Isis? Noi volevamo solo aiutare i bambini siriani»

02.05.16 - 13:24
Secondo l'interrogatorio l'uomo, arrestato per terrorismo, non avrebbe «mai voluto unirsi all'organizzazione terroristica»
Foto Polizia di Stato
Moutaharrik: «Isis? Noi volevamo solo aiutare i bambini siriani»
Secondo l'interrogatorio l'uomo, arrestato per terrorismo, non avrebbe «mai voluto unirsi all'organizzazione terroristica»

MILANO - «Volevamo andare in Siria per aiutare i bambini colpiti dalle guerre, non per arruolarci nell'Isis». È quanto hanno detto nell'interrogatorio di garanzia Abderrahim Moutaharrik e sua moglie Salma Bencharki, arrestati nell'ambito dell'inchiesta antiterrorismo condotta dalla procura di Milano.

Lo ha riferito il loro legale, Francesco Pesce, lasciando il carcere di San Vittore.

«I miei assistiti - ha sottolineato l'avvocato Pesce - hanno spiegato ai magistrati che sono cresciuti in Italia e non vorrebbero mai fare seriamente del male a nessuno». I loro proclami, quindi, ha precisato il difensore, vanno contestualizzati nel proposito di «aiutare i civili innocenti martoriati dalla Siria e, in particolare, i bambini».

Moutaharrik ha detto che non era sua intenzione «unirsi all'organizzazione terroristica. Le cose che ho detto le ho dette per rabbia, le guerre sono terribili e fanno più vittime tra chi non c'entra. Non mi farei mai saltare in aria, non farei mai del male a gente con cui sono cresciuto», ha aggiunto il campione di kickboxing che si allenava in Ticino a Canobbio.

Secondo quanto ha riferito l'avvocato Pesce Moutaharrik e sua moglie Salma non hanno risposto in particolare su presunti progetti di attentati a Roma, al Vaticano, in quanto la giudice per le indagini preliminari Manuela Cannavale non ha posto la domanda specifica. «Però - ha aggiunto il legale - sono in Italia da 16 anni, sono cresciuti qui e si sono integrati e hanno spiegato che mai avrebbero fatto seriamente male a qualcuno».

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