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BRASILEZika corre più veloce del previsto. Primo caso anche in Cina

09.02.16 - 20:24
Il virus ha impiegato meno di un anno per colpire tutto il Brasile
Zika corre più veloce del previsto. Primo caso anche in Cina
Il virus ha impiegato meno di un anno per colpire tutto il Brasile

RIO DE JANEIRO - Meno letale del 'parente' dengue, ma molto più veloce nel diffondersi a macchia d'olio. Il virus Zika, sostiene la fondazione brasiliana Fiocruz (vincolata al locale ministero della Sanità), è addirittura cinque volte più rapido a colonizzare le aree dove è presente il suo vettore preferito, la zanzara Aedes Aegypti.

Il vicepresidente del reparto Ricerca e laboratori di riferimento della Fiocruz, Rodrigo Stabile, ha ricordato che la prima epidemia di dengue a Rio de Janeiro ci ha messo cinque anni per colpire il resto del Brasile. "Zika ha invece impiegato meno di un anno", ha sottolineato l'esperto.

Nel tentativo di tenere il passo con il virus, l'Oms ha deciso di dare una sferzata anche alla ricerca per arrivare in breve tempo ad un elenco di possibili farmaci o vaccini su cui lavorare, sul modello di quanto fatto per Ebola. "L'Oms sta lavorando per istituire un network di supporto regolatorio per una 'fast track' per l'approvazione di test clinici nei vari paesi - si legge sul profilo Twitter -. Ci sono almeno 12 gruppi che stanno lavorando su vaccini per Zika; tutti sono nelle prime fasi dello sviluppo e la disponibilità di prodotti approvati potrebbe arrivare in qualche anno".

Alcuni studi, aggiunge l'Oms, stanno verificando la possibilità di mettere a punto terapie profilattiche, simili a quelle per la malaria, e si sta valutando anche la possibilità di utilizzare zanzare Ogm per fermare la diffusione del virus. In attesa di un vaccino sarà proprio la lotta ai vettori la priorità nei prossimi mesi, che potrebbe non riguardare soltanto il continente americano.

In tutta l'Europa mediterranea infatti è presente la zanzara Aedes Albopictus, la cosiddetta 'tigre', un potenziale vettore per il virus Zika, anche se con molte meno conferme scientifiche rispetto alla 'cugina' Aegypti.

La cartina elaborata dall'European Center for Diseases Control (Ecdc) vede la zanzara tigre, già responsabile di piccoli focolai europei di altri virus, dalla dengue a Chykungunya, presente stabilmente nelle regioni che si affacciano sul Mediterraneo di Francia e Spagna, in tutta l'Italia, in Slovenia, Croazia e parte della Grecia, mentre è stata per ora solo segnalata in zone più continentali, fino all'Olanda.

"La trasmissione del virus Zika da casi importati è possibile - scrive l'Ecdc nel documento di valutazione del rischio -, perché la Aedes Albopictus è considerata un vettore competente, anche se questo non è stato ancora confermato per le popolazioni di zanzare europee. Il rischio di trasmissione è estremamente basso nell'Ue durante la stagione invernale, mentre durante l'estate la trasmissione autoctona a seguito dell'introduzione del virus da un viaggiatore infetto è possibile in aree dove la zanzara è stabilmente presente".

Non si placa intanto neanche la polemica sulla possibilità che le donne colpite dal virus accedano all'aborto. Una bordata contro questa richiesta è arrivata dal cardinale peruviano Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo di Lima, secondo cui "l'Onu agisce come un moderno Erode, incoraggiando i governanti dei paesi colpiti dal virus Zika a consentire l'aborto".

Primo caso in Cina - Le autorità cinesi confermano il primo caso di Zika nel Paese. Il virus è stato individuato in un uomo di 34 anni che abita nel distretto amministrativo di Ganxian, nella provincia dello Jiangxi. L'agenzia di Stato Xinhua ha dato la notizia citando direttamente fonti governative. Lo scrive in un tweet SkyNews.

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