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SIRIANegoziati sospesi fino al 25 febbraio

03.02.16 - 19:23
L'inviato dell'Onu per la Siria ha annunciato una sospensione temporanea, specificando che «non si tratta di un fallimento delle trattative»
Negoziati sospesi fino al 25 febbraio
L'inviato dell'Onu per la Siria ha annunciato una sospensione temporanea, specificando che «non si tratta di un fallimento delle trattative»

GINEVRA - Battuta d'arresto per i negoziati di pace sulla Siria a Ginevra, in realtà mai veramente cominciati. L'inviato dell'Onu, Staffan de Mistura, ha annunciato questa sera una sospensione fino al 25 febbraio, mentre nel Nord del Paese le truppe governative, con l'appoggio di massicci bombardamenti russi, avanzano contro i ribelli anti-regime e anti-Isis.

"Non è la fine dei negoziati, non è un fallimento dei negoziati, ma solo una sospensione temporanea", ha detto più volte de Mistura, aggiungendo che domani sarà "probabilmente" a Londra per partecipare alla conferenza annuale dei Paesi donatori per la crisi siriana.

Intanto, sul fronte della lotta all'Isis, l'esercito iracheno ha annunciato che un muro sorgerà tutto intorno a Baghdad per proteggere la capitale irachena da incursioni e attentati dei terroristi. "I lavori sono cominciati il primo febbraio - ha precisato il comandante della regione militare, Abdul Amir al Shammary - e comprenderanno la realizzazione di una trincea profonda due metri e larga tre che correrà tutto intorno alla città, affiancata da una strada". Il muro, ha aggiunto l'alto ufficiale, sarà dotato di "torrette di osservazione e telecamere di sorveglianza".

Ma non tutti sono d'accordo. Fadhil Al Shuwaily, portavoce del Consiglio provinciale, ha detto che il progetto era stato preso in considerazione in passato, ma era stato scartato perché "sembrava impossibile separare Baghdad dal resto del Paese". Nel frattempo a Ramadi, capoluogo della provincia di Al Anbar strappata il mese scorso dall'esercito all'Isis, altri 13 soldati iracheni sono stati uccisi oggi in bombardamenti dello Stato islamico, che cerca di fermare l'avanzata delle forze governative verso Falluja.

La terza tornata dei negoziati di Ginevra, dopo il fallimento delle prime due nel 2014, si sarebbe dovuta aprire il 25 gennaio, ma finora le delegazioni del governo e delle opposizioni si erano limitate a parlare separatamente con de Mistura su questioni procedurali.

In particolare, lo schieramento anti-governativo poneva come condizione per cominciare le trattative la fine degli assedi delle forze lealiste ad aree del Paese dove la popolazione civile è ridotta alla fame e la sospensione dei bombardamenti governativi e russi. Invece, proprio negli ultimi giorni, l'esercito, sostenuto dai miliziani sciiti libanesi Hezbollah, ha sferrato un'offensiva nel Nord del Paese che oggi ha portato alla chiusura di un corridoio dal confine turco alle aree di Aleppo nelle mani dei ribelli.

La prossima mossa potrebbe essere quella di lanciare un attacco per riprendere il totale controllo della metropoli. Testimoni contattati dall'ANSA hanno detto che i bombardamenti governativi e russi sono stati oggi così intensi da distruggere interi villaggi.

"Se non ci sono risultati - ha detto de Mistura - bisogna andare più in profondità, ed è quello che faremo con questa sospensione. Bisogna essere determinati, ma anche realisti".

La drammatica situazione dei civili in Siria, e degli oltre 4 milioni di rifugiati nei Paesi vicini, sarà domani al centro della riunione dei Paesi donatori a Londra. In vista di questo appuntamento, gli Usa e la Ue hanno preannunciato che offriranno nuovi aiuti, non ancora quantificati.

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