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RUSSIAPutin, affondo alla Turchia: "Ankara si pentirà"

03.12.15 - 15:12
Il presidente russo: "Se qualcuno pensa che la reazione russa sarà limitata alle sanzioni, si sbaglia di grosso"
Putin, affondo alla Turchia: "Ankara si pentirà"
Il presidente russo: "Se qualcuno pensa che la reazione russa sarà limitata alle sanzioni, si sbaglia di grosso"

MOSCA - Nel discorso sullo stato della nazione al Cremlino, il presidente russo Vladimir Putin ha rilanciato la sfida alla leadership turca assicurando che Ankara si pentirà dell'abbattimento del caccia russo al confine tra Siria e Turchia.

"Se qualcuno pensa che la reazione russa sarà limitata alle sanzioni, si sbaglia di grosso", ha tuonato Putin. E quasi in contemporanea è arrivato l'annuncio che Mosca ha bloccato i negoziati con Ankara per il progetto Turkish Stream, il gasdotto destinato a trasportare gas russo in Europa attraverso il territorio turco.

Putin parlava nella sala di San Giorgio, dove erano sedute anche le due vedove dei militari morti in Siria in seguito all'abbattimento del Sukhoi-24. Putin ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime russe del terrorismo, tra cui i 224 passeggeri del volo tra Sharm-el-Sheikh e San Pietroburgo, precipitato nel deserto del Sinai il 31 ottobre.

La Russia "non dimenticherà mai questa complicità con i terroristi", ha insistito, aggiungendo di considerare "il tradimento come uno degli atti peggiori e uno dei più vili, che quelli che hanno sparato alle spalle ai nostri piloti lo sappiano".

"Non capisco perché lo hanno fatto, solo Allah lo sa", ha aggiunto Putin tra gli applausi dei senatori del Consiglio della federazione, la Camera alta russa, "sembra che Allah abbia voluto punire la cricca al potere in Turchia privandola della ragione e del buon senso".

E comunque ha invitato a "non attendersi una reazione nervosa, isterica, pericolosa per noi e per il mondo intero": "non impugneremo le armi", ha precisato il capo del Cremlino. "Ma se qualcuno pensa di cavarsela per un crimine di guerra così vile con i pomodori o con sanzioni nelle opere pubbliche, si sbagliano gravemente. Non è l'ultima volta che gli ricorderemo quello che hanno fatto, né l'ultima volta che si pentiranno di quello che hanno fatto".

E poi ha voluto fare una distinzione tra il governo di Ankara e il "gentile, laborioso e talentuoso popolo turco", tra cui la Russia ha "molti amici fidati e di vecchia data": "Noi non li equipariamo a quella parte di leadership che è direttamente responsabile per la morte" dei piloti russi.

Sul fronte turco, Ankara si è spinta a liquidare come "propaganda sovietica" le accuse su cui insiste Mosca e ha contrattaccato. Per il presidente Recep Tayyip Erdogan sono "immorali" le accuse di coinvolgimento in un presunto traffico clandestino di petrolio con l'Isis, rivolte da Mosca alla propria famiglia. "La Russia ha l'obbligo di dimostrare la fondatezza di simili asserzioni", ha insistito. Erdogan ha aggiunto, anzi, di avere le "prove" (e che le mostrerà al mondo) sul coinvolgimento della Russia nel contrabbando di petrolio dell'Isis in Siria.

ats agi

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COMMENTI
 

elvetico 8 anni fa su tio
E' in atto una specie di guerra tra lo zar e l'aspirante sultano. Se devo dare fiducia a uno dei due, la do allo zar che è l'unico a far fronte al tentativo di islamizzazione del continente europeo.

"Repubblica Elvetica" 8 anni fa su tio
E poi ha voluto fare una distinzione tra il governo di Ankara e il "gentile, laborioso e talentuoso popolo turco", tra cui la Russia ha "molti amici fidati e di vecchia data": "Noi non li equipariamo a quella parte di leadership che è direttamente responsabile per la morte" dei piloti russi. La stessa distinzione dobbiamo farla, e in occidente già si fa, tra il governo silovico del Cremlino e il "gentile, laborioso e talentuoso popolo russo"

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a "Repubblica Elvetica"
Ma ce l'hai con lo zio Vladi?

"Repubblica Elvetica" 8 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Lo zio Vladi mi piaceva all'inizio, dal 2010 in avanti ha mostrato il suo vero volto quello di un agente del KGB al quale e' stato insegnato come mentire. Dal 2011 la sua posizione e' inziata a tremare (vedi manifestazione a Mosca). Con Maidan lui e gli altri cleptocrati silovichi hanno pensato i prossimi potremmo essere noi. Soluzione: creare il minaccia esterna (il cattivo occidente) e polarizzare l'attenzione dei russi verso l'esterno.
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