Il presidente russo ha auspicato un "accordo vincolante" e limiti "di due gradi" il riscaldamento climatico
PARIGI - È iniziato l'incontro a porte chiuse tra il presidente russo Vladimir Putin e quello statunitense Barak Obama a margine della conferenza Onu sul clima a Parigi. Lo riferiscono le agenzie russe.
In precedenza il presidente russo ha promesso che il suo Paese, entro il 2030, ridurrà i gas serra del 30% rispetto al 1990. "Abbiamo oltrepassato le nostre responsabilità nel protocollo di Kyoto", ha sottolineato, ricordando che tra il 1991 e il 2012 "la Russia non solo ha impedito la crescita dei gas serra, ma li ha anche ridotti notevolmente e grazie a questo non è finito in atmosfera un equivalente di circa 40 miliardi di tonnellate di anidride carbonica", di poco inferiore al totale dei gas serra (46 mld di tonnellate) emessi da tutti i paesi del mondo nel 2012.
"Cioè possiamo dire che gli sforzi della Russia hanno consentito di frenare il riscaldamento globale di circa un anno", ha aggiunto.
"Accordo vincolante" - Serve un "accordo globale, efficace, equilibrato" e "giuridicamente vincolante che permetta alle economie di svilupparsi" e limiti di "2 gradi" il riscaldamento climatico, ha aggiunto Putin, auspicando "un nuovo accordo nel prolungamento di Kyoto che risponda agli interessi delle nostre popolazioni".