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FRANCIA50mila euro dal Daily Mail, il ristoratore smentisce

24.11.15 - 20:11
"Non sono stato io a vendere il video" afferma il gestore della 'Casa Nostra'
50mila euro dal Daily Mail, il ristoratore smentisce
"Non sono stato io a vendere il video" afferma il gestore della 'Casa Nostra'

PARIGI - "Non sono stato io a vendere il video": in un'intervista a Nice-Matin, Dmitri Mohamadi, il proprietario della pizzeria 'Casa Nostra', uno dei locali parigini colpiti dagli attentati jihadisti di venerdì 13 novembre, smentisce di aver intascato 50'000 euro dal quotidiano britannico Daily Mail in cambio degli agghiaccianti filmati della videosorveglianza che documentano la mattanza jihadista.

Mohamadi punta il dito contro un'altra persona presente nel ristorante nel giorno della trattativa con i reporter inglesi, di cui però non fa il nome. I cinquantamila euro? "Mi hanno proposto anche di più, ma non volevo farlo, sono soldi sporchi, non voglio arricchirmi sul sangue dei morti. Soprattutto per l'immagine del ristorante. Gli ho detto che non avevo bisogno di quei soldi, guadagno abbastanza bene così".

Ieri sera, al Petit Journal di Canal Plus, DJaffer Ait Aoudia, un giornalista indipendente che era presente sul posto, ha mostrato in diretta un lungo filmato - girato con telecamera nascosta - del negoziato tra il gestore del ristorante e i giornalisti del Daily Mail.

"Io - assicura - non faccio altro che mostrare un video che ho registrato sullo schermo del mio telefonino. In realtà, avevo filmato le immagini della videosorveglianza col cellulare. Poi tutti sono venuti da me e ho saputo che era stato apparentemente venduto per cinquantamila euro. Ma io quei soldi non li ho visti". Chi li ha intascati allora? "Ho un dubbio, ma so chi è. Sapete il giornalista che ha testimoniato al Petit Journal. È venuto per un'intervista e voleva il video. È l'unico che ho fatto entrare dentro. È soprattutto lui che mi ha proposto di prendere i soldi". Per lui, il giornalista che è andato a denunciare la malefatta in tv sarebbe dunque direttamente legato al macabro business. Una versione che in molti ritengono alquanto improbabile.

"Ora chiederò a un avvocato, vedrò con lui, è ciò che mi mi è stato consigliato. È lui che mi dirà cosa fare", conclude il gestore di Casa Nostra, dicendosi ancora profondamente scosso per la sparatoria nel suo ristorante, ormai "sotto psicofarmaci".

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