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A favore della protesta si è pronunciato il 98% dei camici bianchi di più fresca laurea
GRAN BRETAGNA - Medici sul piede di guerra in Gran Bretagna, con in prima fila i giovani dottori che hanno proclamato oggi tre giorni di sciopero (il primo a inizio dicembre) contro le modifiche contrattuali proposte dal governo conservatore di David Cameron nei confronti di una categoria già penalizzata dai tagli negli ultimi anni.
A favore della protesta si è pronunciato in una consultazione ben il 98% dei camici bianchi di più fresca laurea, 55.000 in Inghilterra, vitali nei servizi di pronto soccorso del sistema sanitario nazionale (Nhs) e per i turni festivi in ospedale. Il ministro della Sanità, Jeremy Hunt - protagonista in questi mesi di ripetute polemiche con la categoria e di un braccio di ferro stemperato solo nelle ultime settimane con un'offerta d'intesa respinta tuttavia come insufficiente e per certi versi punitiva - si è detto "molto, molto deluso".
Ma la British Medical Association (Bma) ha giustificato come "inevitabile" la decisione. I medici lamentano che Hunt abbia messo sul piatto un aumento dello stipendio base dell'11% per i giovani dottori - notoriamente sottopagati in Inghilterra e Galles - nel quadro di una proposta che taglia al contempo gli straordinari e tutta una serie di altre voci salariali, mentre mira a moltiplicare e a imporre di fatto come ordinari i turni di lavoro nei week end.
