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ITALIACiao Italia. Più italiani all'estero che in Piemonte

06.10.15 - 18:08
Sono oltre 4.6 milioni gli italiani residenti fuori dai confini nazionali. In prevalenza sono uomini, non sposati e del Nord. La meta più ambita? La Germania
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Ciao Italia. Più italiani all'estero che in Piemonte
Sono oltre 4.6 milioni gli italiani residenti fuori dai confini nazionali. In prevalenza sono uomini, non sposati e del Nord. La meta più ambita? La Germania

ROMA - C'è una metropoli, nel mondo, che parla italiano: al primo gennaio 2015 sono oltre 4,6 milioni gli italiani residenti all'estero iscritti all'Aire (Anagrafe degli italiani all'estero), il 3,3% in più rispetto all'anno precedente. Un aumento legato soprattutto agli espatri, che nel corso del 2014 hanno raggiunto quota 101.297, superando i 94.127 del 2013, per una crescita pari al 7,6%.

A fare le valige sono stati in prevalenza uomini (56,0%), non sposati (59,1%), tra i 18 e i 34 anni (35,8%). Migranti "desiderosi" e non "bisognosi", istruiti, partiti per lo più dal Nord Italia e con meta la Germania (14.270). A delineare il profilo degli italiani all'estero è la Fondazione Migrantes, che oggi ha presentato il suo decimo Rapporto "Italiani nel mondo".

Nell'ultimo decennio, osserva la Fondazione, la migrazione italiana è cresciuta "notevolmente", passando da 3.106.251 cittadini iscritti all'Aire nel 2006 ai 4.636.647 del 2015, fper un incremento pari al 49,3%.

Attualmente il 51,4% degli italiani all'estero è di origine meridionale e il gruppo più numeroso proviene della Sicilia (713.483). Negli ultimi anni però si è registrata "una marcata dinamicità delle regioni settentrionali", tanto che tra gli italiani espatriati nel 2014 la maggior parte proviene dalla Lombardia (18.425). Seguono le partenze da Sicilia (8.765), Veneto (8.720), Lazio (7.981) e Piemonte (7.414).

Tra le mete preferite, dopo la Germania, ci sono il Regno Unito (13.425) - primo paese nella precedente rilevazione - la Svizzera (11.092), la Francia (9.020) e l'Argentina (7.225).

I migranti "desiderosi" sono rimasti in Europa o si sono trasferiti in America e Oceania. In proporzione il paese che presenta la crescita più elevata tra la popolazione italiana nell'ultimo anno è la Colombia (+27,1%; dai 451 espatri del 2013 ai 573 nel 2014), seguito da Germania (+21,6%, da 11.731 a 14.270), Lussemburgo (+19,8%, da 731 a 876) ed Emirati Arabi (+19,3%, da 917 a 1.095).

In calo, invece, i trasferimenti in Cina (-0,9%, da 1.000 a 991), Argentina (-3,6%, 7.496 a 7.414), Canada (-3,9%, da 1.610 a 1.548) e Venezuela (-19,8%, da 1.505 a 1.207).

Negli ultimi anni - si legge nel Rapporto - il fenomeno dell'emigrazione per ragioni lavorative, tra i laureati, è tendenzialmente in crescita e per questi giovani in movimento - gli "Expat" - "cresciuti col paradigma dell'euro-mobilità", il titolo di studio posseduto risulta più efficace all'estero. Sono aumentati anche i liceali che trascorrono un anno di studio fuori dall'Italia.

In generale, la maggior parte degli iscritti all'Aire risiede in Europa (53,9%) e in America (40,3%). Al primo gennaio 2015 le donne sono 2.227.964, il 48,1% (+75.158 rispetto 2014) del totale, i minori 706.683 (15,2%). Gli over 65 sono 922.545 (19,9%). Per quanto riguarda gli espatriati nel 2014, 62.797 sono in età lavorativa avendo tra i 18 e i 49 anni; 20.145 sono minori e 7.205 over 65.

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