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CITTÀ DEL VATICANOCharamsa: "Sono un sacerdote gay". Padre Lombardi: "Non svolgerà più i suoi compiti"

03.10.15 - 14:43
L'accusa è di "indebite pressioni mediatiche" sul Sinodo dedicato alla famiglia
Charamsa: "Sono un sacerdote gay". Padre Lombardi: "Non svolgerà più i suoi compiti"
L'accusa è di "indebite pressioni mediatiche" sul Sinodo dedicato alla famiglia

CITTÀ DEL VATICANO - "Indebite pressioni mediatiche" sul Sinodo dedicato alla famiglia che inizierà domani. Le denuncia il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi in una nota dopo le dichiarazioni e interviste rilasciate dal teologo mons. Krzystof Charamsa che ha dichiarato: "Voglio scuotere questa mia Chiesa. So che ne pagherò le conseguenze: l'amore omosessuale è un amore familiare, aprano gli occhi".

"Nonostante il rispetto che meritano le vicende e le situazioni personali e le riflessioni su di esse -, la scelta di operare una manifestazione così clamorosa alla vigilia dell'apertura del Sinodo - denuncia padre Lombardi - appare molto grave e non responsabile, poiché mira a sottoporre l'assemblea sinodale a una indebita pressione mediatica".

"Certamente mons. Charamsa non potrà continuare a svolgere i compiti precedenti presso la Congregazione per la dottrina della fede e le università pontificie, mentre gli altri aspetti della sua situazione sono di competenza del suo Ordinario diocesano", osserva ancora.

Le dichiarazioni - "Sono un sacerdote omosessuale, felice e orgoglioso della propria identità. Sono pronto a pagarne le conseguenze, ma è il momento che la Chiesa apra gli occhi di fronte ai gay credenti e capisca che la soluzione che propone loro, l'astinenza totale dalla vita d'amore, è disumana". È stato questo il coming out di monsignor Krzysztof Charamsa. Il teologo ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede ha rilasciato un'intervista al "Corriere della Sera" alla vigilia del Sinodo sulla Famiglia. Ha poi tenuto una conferenza stampa.

La consapevolezza o la "felicità" di essere gay è arrivata attraverso lo studio, la preghiera e la riflessione su se stesso. "Sono stati fondamentali il dialogo con Dio e il confronto con la teologia, la filosofia, la scienza - ammette il sacerdote-teologo intenzionato a scrivere una lettera al Papa per rivelare personalmente la sua identità -. Adesso poi ho un compagno che mi ha aiutato a trasformare le ultime paure nella forza d'amore".

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