Nel primo semestre del 2015 si è già toccata quota 2.229. La Cina è la nazione che uccide di più
ROMA - Sono state almeno 3.576 le esecuzioni capitali nel mondo compiute nel 2014 e almeno 2.229 quelle avvenute nei primi sei mesi del 2015, a fronte delle 3.511 del 2013. Lo rileva il Rapporto annuale "La pena di morte nel mondo" presentato oggi da Nessuno Tocchi Caino.
Nel 2014 è la Cina il paese che ha effettuato il maggior numero di esecuzioni: almeno 2.400, circa il 67% del totale. Seguono Iran (almeno 800) e Arabia Saudita (almeno 88). I Paesi 'boia' del 2015 sono Cina, Iran e Pakistan.
L'evoluzione positiva verso l'abolizione della pena di morte - si legge nel rapporto - in atto nel mondo da oltre quindici anni, "si è confermata nel 2014 e nei primi sei mesi del 2015". I Paesi o i territori che hanno deciso di abolirla per legge o in pratica sono oggi 161. Di questi, i Paesi totalmente abolizionisti sono 103. Nel frattempo gli Stati mantenitori della pena di morte sono scesi a 37, (al 30 giugno 2015) rispetto ai 39 del 2013: 31 sono Paesi dittatoriali, autoritari o parzialmente liberi.
Nel 2014, i Paesi che hanno fatto ricorso alle esecuzioni capitali sono stati 22. Il lieve aumento del numero delle esecuzioni rispetto al 2013 si giustifica con l'incremento registrato in Iran e in Arabia Saudita. Mentre "se si dovesse confermare il trend dei primi sei mesi del 2015, alla fine dell'anno - osserva l'associazione radicale - registreremmo un numero record di esecuzioni: ciò è dovuto in particolare all'escalation registrata in Arabia Saudita, in Egitto e ancora una volta in Iran e alla ripresa delle esecuzioni in Giordania, Pakistan e Indonesia".
A dare un contributo "consistente" all'escalation della pratica della pena di morte nel 2014 e nei primi sei mesi del 2015, sono state, ricorda Nessuno Tocchi Caino, la "guerra alla droga" e la "guerra al terrorismo". Nel 2014 e nei primi sei mesi del 2015, non si sono registrate esecuzioni in 5 Paesi (Botswana, India, Kuwait, Nigeria e Sudan del Sud), che le avevano effettuate nel 2013.
Viceversa, 7 Paesi, che non avevano effettuato esecuzioni nel 2013, le hanno riprese nel 2014: Bielorussia (almeno 3), Egitto (almeno 15), Emirati Arabi Uniti (1), Giordania (11), Guinea Equatoriale (9), Pakistan (7) e Singapore (2). Altri 2 Paesi, che non avevano effettuato esecuzioni nel 2014, le hanno riprese nei primi sei mesi del 2015: Bangladesh (2) e Indonesia (14).
Il 97% delle esecuzioni del 2014 e il 98% di quelle avvenute nei primi mesi del 2015 si sono verificate in Asia, che si conferma essere il continente dove si pratica la quasi totalità della pena di morte