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IRAQL'allarme dall'Unesco: "Isis, in Iraq è pulizia culturale"

29.07.15 - 22:46
I danni al patrimonio storico e delle minoranze religiose sarebbe secondo l'Unesco di "un'ampiezza stupefacente"
L'allarme dall'Unesco: "Isis, in Iraq è pulizia culturale"
I danni al patrimonio storico e delle minoranze religiose sarebbe secondo l'Unesco di "un'ampiezza stupefacente"

BAGHDAD - Gli integralisti dello Stato Islamico in Iraq stanno compiendo una "pulizia culturale", ai danni del patrimonio storico e delle minoranze religiose. L'allarme arriva dal direttore generale dell'Unesco, Irina Bokova, che oggi ha firmato l'accordo con il governo di Baghdad per il finanziamento della prima fase del piano di salvaguardia della città antica di Samarra.

"Mai prima nella storia abbiamo visto una tale distruzione del patrimonio culturale, deliberata e di un'ampiezza stupefacente - ha dichiarato - usata come arma di guerra per creare spaccature nella società e e diffondere l'odio". In un Paese in cui ci sono quattro siti iscritti nella lista del patrimonio dell'umanità, due dei quali ritenuti in pericolo (le aree archeologiche di Samarra e Assur), e altri sette luoghi storici classificati come rilevanti, questa minaccia non è soltanto una questione strettamente culturale. "È anche una questione di sicurezza", ha rimarcato la Bokova, e di "valori fondamentali per l'umanità".

È con questo spirito che l'Unesco ha lanciato lo scorso anno un piano d'intervento urgente per garantire la cooperazione di tutte le parti in causa sulla "lotta alla distruzione, il saccheggio e il commercio illecito del patrimonio culturale".

Nel quadro di questa iniziativa si iscrive anche l'accordo siglato oggi sulla fase preliminare dell'intervento di salvaguardia del sito di Samarra, un progetto da 850 mila dollari. Questa prima fase, della durata di 18 mesi, comprenderà una verifica delle condizioni del sito e dei fattori critici, la stesura di un piano di gestione, la formazione di operatori specializzati iracheni che possano intervenire nella preservazione del sito e la programmazione specifica del restauro della Grande moschea e del minareto di Al-Melwiyah.

"Speriamo che questo sia solo il primo passo di un lungo percorso di cooperazione" tra l'Iraq e l'Unesco, sulla salvaguardia del patrimonio ma anche nel campo dell'educazione, ha dichiarato il ministro per i Rapporti con il parlamento, Ahmed Abdullah Abed Abed, che ha firmato l'accordo in rappresentanza del governo iracheno.

"Stiamo combattendo una battaglia simbolica, una battaglia decisiva in nome del mondo intero - ha proseguito -. Il terrorismo che viviamo, che viviamo ogni giorno, è un'arma cieca, che non fa distinzioni per i siti culturali, o i centri urbani. Per questo dobbiamo mobilitarci, insieme a tutta la comunità internazionale, per fermare questa impresa terrorista".

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