L’agenzia federale americana ha cambiato strategia per combattere le minacce del Califfato
WASHINGTON - L'Fbi cambia strategia.
E torna alle modalità post 11 settembre, agendo con maggiore velocità in seguito alla minaccia dell'organizzazione dello Stato islamico.
Alle prese con gli sforzi del Califfato per inspirare i sostenitori americani a commettere violenze, l'agenzia federale accelera sugli arresti: negli ultimi tre mesi ha fermato e accusato almeno 25 persone di aver legami con l’Isis o altre organizzazioni terroristiche.
Lo riporta il New York Times, sottolineando come poco dopo gli attacchi del 2001 l'Fbi aveva cambiato strategia, spingendo sugli arresti nel timore di nuovi attentati.
Ora la situazione sembra analoga: la lista delle persone sotto osservazione in indagini legate al terrorismo è così lunga che molti agenti sono stati riassegnati per monitorare i sospetti di terrorismo con l'obiettivo di prevenire violenze.