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STATI UNITIAttivista nera, non è stato un suicidio

22.07.15 - 20:56
A Hempstead, in Texas, e a Cincinnati, in Ohio: due morti controverse tornano ad alzare la tensione negli Stati Uniti e il sospetto verso l'operato della Polizia
Attivista nera, non è stato un suicidio
A Hempstead, in Texas, e a Cincinnati, in Ohio: due morti controverse tornano ad alzare la tensione negli Stati Uniti e il sospetto verso l'operato della Polizia

DALLAS - Non sarebbe stato un suicidio. Sandra Bland è stata trovata morta in cella tre giorni dopo il suo arresto. Si è tolta la vita secondo la versione ufficiale, ma la famiglia vuole vederci chiaro. Un video che mostra l'alterco con un agente al momento dell'arresto, che minaccia anche di utilizzare la sua pistola taser, torna a far discutere. A Cincinnati un nero disarmato, Samuel Dubose, di 43 anni, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa sparato da un poliziotto bianco, dopo essere stato fermato perché la sua auto era priva della targa anteriore.

Mancano dettagli e le prime ricostruzioni sono ancora confuse, ma a quanto risulta al momento Dubose sarebbe stato ucciso dopo una breve colluttazione con il poliziotto, di nome Ray Tensing, immediatamente messo in aspettativa. Le forze dell'ordine di Cincinnati hanno aperto un'indagine e stanno analizzando il filmato della videocamera che Tensing aveva sulla divisa. Risulta che Dubose, al momento del fermo prima di invece di presentare la patente come richiesto, avrebbe mostrato all'agente una bottiglia di liquore. Ne sarebbe seguita una breve colluttazione, l'auto avrebbe poi iniziato a muoversi lentamente in avanti spingendo a terra il poliziotto. E poco dopo Dubose è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa.

Nel caso di Sandra Bland invece si analizza adesso nei minimi dettagli il video che mostra il momento dell'arresto e l'alterco tra la 28enne al volante e l'agente di polizia, compresa la minaccia di utilizzare pistola Taser contro la donna, fermata per non aver segnalato con la freccia un cambio di corsia.
Le immagini, diffuse dalle autorità del Texas, mostrano l'agente che chiede ripetutamente alla donna di spegnere la sigaretta e di scendere dall'auto, e lei si rifiuta di seguire le indicazioni del poliziotto. La discussione monta quindi di tono fino alla minaccia di usare il taser per neutralizzarla. C'è chi sostiene che ci siano stati 'taglì nel video, ma le autorità di Polizia del Texas hanno escluso che il video sia stato montato, togliendo alcune sequenze.
Non si tratta di un dettaglio, trattandosi di una potenziale prova. La donna, arrestata il 10 luglio, è stata trovata morta in cella tre giorni dopo. La versione ufficiale sostiene che si sia tolta la vita con un sacchetto di plastica, ma la famiglia non ci crede e ha già chiesto una serie di verifiche, compresa un'autopsia svolta in maniera indipendente. L'ufficio dello sceriffo della Waller County ha diffuso alcune immagini della prigione in cui si trovava Sandra Bland. Non mostrano l'interno della cella ma si vede chi ne è entrato e uscito nelle ore precedenti la morte della donna. Bland era un'attivista per i diritti civili, e si trovava nella zona di Houston per iniziare un lavoro alla 'Prairie View A&M University'.

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