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ITALIATutti uniti per sconfiggere l'Hiv nei bambini

21.07.15 - 17:28
I più grandi centri che si occupano della malattia in fase pediatrica si sono uniti per trovare una cura definitiva all'Aids
Tutti uniti per sconfiggere l'Hiv nei bambini
I più grandi centri che si occupano della malattia in fase pediatrica si sono uniti per trovare una cura definitiva all'Aids

ROMA -  Nasce un'alleanza internazionale per sconfiggere l'Hiv pediatrico: i più grandi centri che nel mondo si occupano di questa malattia nei bambini - dalla John Hopkins University alla University College of London, dal Karolinska Institute alla StellenBosch University di Capetown - si sono infatti uniti nel consorzio internazionale EPIICAL, coordinato dall'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, per trovare una cura definitiva e sostenibile dell'AIDS.

Tra i primi obiettivi, l'ottimizzazione di nuove tecnologie per studiare il virus nell'organismo del bambino infetto e la risposta del sistema immunitario al virus stesso. Verrà quindi sviluppato, spiega l'Ospedale Bambino Gesù, un modello predittivo utilizzando algoritmi matematici applicati ai dati delle più grandi coorti internazionali di bambini trattati precocemente con la terapia antiretrovirale.

Infine, saranno individuate le aree di intervento e i gruppi di bambini sui quali verranno effettuate le sperimentazioni cliniche, tra cui il vaccino terapeutico pediatrico messo a punto, primo al mondo, dai ricercatori del Bambino Gesù. L'obiettivo è quello di "rendere la regola casi oggi ancora eccezionali, come quello del Mississipi baby o della ragazza francese di 18 anni che non assume terapie da 12 anni", spiega il coordinatore di EPIICAL Paolo Rossi, direttore del Dipartimento Pediatrico Universitario Ospedaliero del Bambin Gesù.

Gli esperti sottolineano come sia oggi necessario cambiare rotta dal punto di vista terapeutico. Negli ultimi anni numerose evidenze scientifiche hanno infatti dimostrato come la terapia precoce sia un passo fondamentale nel trattamento dell'HIV, ma "da sola, non sufficiente a combattere la malattia", avvertono. L'articolo pubblicato sottolinea dunque come sia necessario affiancare la terapia precoce con altre forme di trattamenti, tra cui il vaccino terapeutico pediatrico.

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