Tsakalotos: "Non emetteremo una moneta parallela"
ATENE - Con il 52,35% delle schede scrutinate, il "No" al referendum in Grecia ottiene il 61,23 % contro il 38,77% dei "Sì", secondo il sito del ministero dell'Interno ellenico.
"I greci hanno detto un coraggioso 'No' a cinque anni di ipocrisia e austerità". Lo ha detto il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. "Il 'No' di oggi è un grande sì alla democrazia", ha aggiunto.
"Da domani l'Europa inizia a guarire le sue ferite, le nostre ferite", ha continuato Varoufakis, ricordando che "per cinque mesi i creditori hanno rifiutato ogni trattativa".
"Il No di oggi è un Sì all'Europa democratica. Un Sì alle riforme e un No ai tagli": ha detto ancora il ministro delle finanze greco. "Siamo pronti a cooperare con i nostri partner, a cercare un terreno comune", ha aggiunto. "Il nostro obiettivo era ed è la ristrutturazione del debito e la fine dell'austerità".
"Non emetteremo una moneta parallela" - Il governo greco non ha intenzione di emettere una moneta parallela. Lo ha assicurato il capo dei negoziatori greci Euclid Tsakalotos parlando alla Star Tv dopo i primi risultati del referendum. "Non penso che ci cacceranno via" dall'euro, "siamo pronti a incontrarli già da stasera", ha aggiunto riferendosi ai creditori.
Riunione Eurogruppo - Si riunirà domani a Bruxelles l'Euroworking group, l'organismo tecnico che prepara i lavori dell'Eurogruppo e raccoglie gli sherpa dei ministri delle Finanze dei Paesi della zona euro. L'incontro è stato confermato da fonti europee e servirà tra l'altro per fare il punto dopo il 'no' giunto dal referendum greco alle misure proposte dai creditori come condizione per la concessione di nuovi aiuti.