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E' la prima volta che un cittadino danese si è visto revocare la cittadinanza con l'accusa di attività illegali
COPENAGHEN - Per la prima volta un cittadino danese - Sam Mansour, denominato il 'Pr di al Qaida in Danimarca' e il 'Libraio di Bronshoj' - si è visto revocare la cittadinanza con l'accusa di attività illegali. Secondo quanto scrive la stampa in lingua inglese l'uomo, di origini marocchine, è stato condannato da un tribunale danese alla revoca della cittadinanza, a quattro anni di reclusione, e all'allontanamento dal paese senza alcuna possibilità di ritornarvi. I commentatori giudicano la sentenza sulla cittadinanza storica, perché mai nessun tribunale aveva preso una simile decisione anche in presenza di gravi reati come quelli legati al terrorismo.
L'uomo, 55 anni, era stato arrestato per aver postato su internet minacce, foto (alcune delle quali mostravano soldati giustiziati in Siria e Iraq), link e messaggi nei quali esaltava Osama bin Laden e invitava i suoi lettori a unirsi alla lotta comune. Mansour inoltre era stato attivo nella pubblicazione di testi che propagandavano la jihad.
Già nel 2007 Mansour era stato fermato con accuse di terrorismo, stabilendo un altro primato: essere il primo in Danimarca ad essere imprigionato con tali accuse. Mansour vive dal 1984 in Danimarca e dal 1988 ha ottenuto la cittadinanza. Secondo la rete TV2 il Marocco ha chiesto il rientro dell'uomo il quale ha detto di temere, una volta tornato nel suo paese, di esser condannato a morte.
ats ansa
