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STATI UNITINegli Usa si parla più spagnolo che in Spagna

30.06.15 - 18:12
Il numero degli ebrei nel mondo è tornato ai livelli di prima dell'Olocausto
Negli Usa si parla più spagnolo che in Spagna
Il numero degli ebrei nel mondo è tornato ai livelli di prima dell'Olocausto

WASHINGTON - Vasti mutamenti demografici attraversano il pianeta. Negli Stati Uniti la popolazione che parla spagnolo è più numerosa di quella della Spagna. Mentre il numero degli ebrei nel mondo è tornato ai livelli di prima dell'Olocausto. Le nuove cifre emergono da studi pubblicati in questi giorni in Europa e Israele.

In America 41 milioni di abitanti parlano spagnolo come prima lingua mentre 11,6 milioni sono bilingui: spagnolo e inglese. Prevedibilmente sono gli stati del sud e del sud-ovest a fare la parte del leone: New Mexico, Texas, California e Arizona hanno la maggior concentrazione di ispano-parlanti.

Solo il Messico con 121 milioni batte gli Stati Uniti, rivela lo studio pubblicato dal prestigioso Istituto Cervantes. Seguono Colombia (48 milioni) e Spagna (46 milioni).

Tra le fonti citate nel rapporto "El Espanol, una lengua viva" c'è l'Ufficio americano del Censimento secondo cui gli Usa avranno 138 milioni di abitanti che parlano spagnolo entro il 2050: quasi un terzo dell'intero numero di cittadini a quel punto. Nel mondo oggi sono 559 milioni le persone che parlano la lingua di Cervantes, per 470 milioni dei quali lo spagnolo è la prima lingua.

Il secondo studio è stato pubblicato dal Jewish People Policy Institute di Israele: gli ebrei nel mondo sono saliti a 16,6 milioni, un totale non visto dagli anni Trenta e dai tentativi dei Nazisti di sterminare il popolo ebraico uccidendo oltre sei milioni di ebrei.

"C'è un valore simbolico nel fatto che gli ebrei sono tornati a livelli precedenti quella orribile distruzione", ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo che il suo governo ha revisionato il rapporto.

Dopo la Shoah la popolazione ebraica è aumentata progressivamente, con il maggior balzo in avanti, dell'8 per cento, negli ultimi dieci anni. La maggioranza degli ebrei risiede in Israele (6,1 milioni) e negli Stati Uniti (5,7 milioni), e poi a seguire in Francia, Canada e Gran Bretagna, con poco meno di mezzo milione a testa.

A provocare l'aumento demografico sono stati gli ebrei ortodossi che seguono il comandamento biblico del "crescete e moltiplicatevi". Israele ha già il più alto tasso di crescita demografica di un paese sviluppato nel mondo con tre bambini per famiglia che salgono a una media di 6,5 nelle famiglie ortodosse.

ats

 

 

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