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TUNISIA / REGNO UNITO600 agenti di Scotland Yard indagano sulla strage di Sousse

30.06.15 - 08:46
Il compito degli investigatori, di cui almeno sedici dislocati da venerdì scorso in Tunisia, è quello di raccogliere tutte le testimonianze possibili di sopravvissuti e turisti
600 agenti di Scotland Yard indagano sulla strage di Sousse
Il compito degli investigatori, di cui almeno sedici dislocati da venerdì scorso in Tunisia, è quello di raccogliere tutte le testimonianze possibili di sopravvissuti e turisti

TUNISI - Sono circa 600 gli uomini mobilitati da Scotland Yard per seguire il caso della strage al resort di Sousse, nella quale il Regno Unito è il Paese che conta la maggior parte delle vittime.

Il compito degli investigatori, di cui almeno sedici dislocati da venerdì scorso in Tunisia, è quello di raccogliere tutte le testimonianze possibili di sopravvissuti e turisti che si trovavano sul luogo della tragedia al momento dei fatti per poi confrontarle con le risultanze ufficiali delle autorità tunisine. Si tratta della più grande indagine britannica di terrorismo dai tempi degli attentati di Londra nel 2005.

Misure straordinarie per il turismo - Il ministro del Turismo tunisino Selma Elloumi Rekik, ha annunciato una serie di provvedimenti eccezionali a favore del settore turistico del Paese per poter consentire agli operatori di superare la crisi causata dall'attentato a Sousse.

Tra esse si annoverano: l'annullamento dell'obbligo del bollo sul passaporto di 15 euro imposto agli stranieri in uscita dal paese; la riduzione dell'IVA dal 12% all'8% per il settore turistico; il rinvio del rimborso dei prestiti per gli anni 2015 e 2016; l'ottenimento di nuovi prestiti rimborsabili su 7 anni di cui due anni di grazia presi in carico dallo Stato; il ripianamento dei debiti fiscali degli operatori turistici; convenzioni speciali con le società pubbliche di elettricità, acqua e gas; la riduzione del 30% sulle tariffe di viaggi aerei e marittimi per i tunisini residenti all'estero; la presa a carico degli oneri previdenziali da parte dello Stato per quanto riguarda i dipendenti degli operatori turistici; cassa integrazione per i dipendenti in disoccupazione involontaria a causa della chiusura degli hotel presso i quali lavoravano.

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