Cerca e trova immobili

CORRISPONDENZE ESTEROUn ticinese tra il traffico impossibile del Cairo

24.05.15 - 09:24
Romano Piazzini, ieri a Lugano oggi in Egitto
Foto Romano Piazzini
Un ticinese tra il traffico impossibile del Cairo
Romano Piazzini, ieri a Lugano oggi in Egitto

IL CAIRO - Il tempo si dilata, ogni volta che arriviamo al Cairo. Dalle alture circostanti la ritroviamo, a distanza di 14 anni, un po’ ingrassata, con i suoi 22 milioni di abitanti (forse di più …), sotto la sua perenne cappa di smog dove freneticamente uomini e donne, ricchi e poveri, si arrabattano. I poveri per trovare di che arrivare a domani; i ricchi, per riversare in nuovi progetti faraonici i loro già ingenti capitali che - secondo il Corano - non possono languire sui conti per maturare interessi bancari, sarebbe peccato. Devono circolare, fruttificare ed essere parzialmente ridistribuiti in beneficienza.

È una fortuna che qui l’alcol sia proibito. Circolare nel traffico caotico é già pericoloso così, figuriamoci se ci fossero anche degli ubriachi fra tutti quelli che hanno comperato la patente. Anche qui, come in Asia, il rispetto delle norme é un optional. Anarchia e invadenza, regnano sovrane sul manto d’asfalto, attenuate soltanto da una grande tolleranza. Così, il conducente del tram, attende pazientemente e senza inveire che il tizio che ha invaso in contromano la corsia riservata al trasporto pubblico per superare la colonna, si tolga di mezzo.

Il vigile osserva rassegnato e impotente l’ingorgo inestricabile di veicoli fra i quali si incunea qualche sempre più raro carretto di frutta o di roba vecchia trainato da uno stanco ronzino spelacchiato ormai al capolinea di una vita di stenti. Gli zoccoli consumati sull’asfalto rovente, nelle orecchie il frastuono di clacson, come sonore frustate, ad incalzare il suo ruolo ormai anacronistico sotto la pressione del tempo e della modernità. La velocità dei veicoli é limitata dall'ahimè unico rimedio efficace per questa schiera di conducenti refrattari alle regole: il dosso, mostruoso, così alto da grattare la pancia delle vetture che rallentano poco prima ed a sconquassare le sospensioni di quelle guidate da conducenti distratti. Dicono che il traffico sia migliorato da quando hanno costruito alcuni nuovi tratti di strada. Può darsi, ma l’assenza pressoché totale di turisti che ci lascia attoniti mentre passeggiamo quasi soli fra i bazar di Kan el-Khalili, potrebbe essere una concausa. Gli operatori del settore sembrano rassegnati alla riconversione in altre attività.

Il turismo rimarrà in ginocchio per almeno un altro lustro, in attesa che il nuovo museo egizio del Cairo faccia da calamita. Intanto, la metropoli cresce con le sue strade zeppe di ostacoli e senza parcheggi. Anche se il caos é garantito per il futuro, questo é uno dei momenti migliori per visitare l’Egitto.

I siti storici e i luoghi più turistici maggiormente conosciuti sono deserti e a disposizione di chi avrà l’ardire di visitarli. Da Alessandria a Abu Simbel, dal Monte Sinai alle oasi di Farafra e Dakhla, passando per le piramidi, la Valle dei Re e il tempio di Karnak a Luxor, senza dimenticare di immergersi nelle stupende acque del Mar Rosso, ci sono pochi paesi che - come l’Egitto - offrono attrazioni a profusione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE