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ITALIAExpo 2015: "Proteste incomprensibili, non è mica il G8"

01.05.15 - 10:01
È quanto afferma il ministro delle Infrastrutture italiano Graziano Delrio
Expo 2015: "Proteste incomprensibili, non è mica il G8"
È quanto afferma il ministro delle Infrastrutture italiano Graziano Delrio

MILANO - "Le proteste dei 'No Expo'? Proprio non le capisco. Perché questo non è il G8, Davos o una riunione di potenti del mondo, ma una festa per il pianeta e il diritto al cibo, a favore di centinaia di milioni di persone". Lo dice il ministro delle Infrastrutture italiano Graziano Delrio in un'intervista alla Stampa nel giorno dell'inaugurazione dell'Expo, che reputa "una sfida vinta". Adesso, spiega, "l'emergenza vera è il lavoro, per questo ora occorre rimettere in moto il Cantiere Italia".

"I dati sulla disoccupazione nelle fasi di ripresa dell'occupazione stessa normalmente mentono - afferma Delrio -. Perché se c'è una aspettativa di ripresa c'è più gente che si iscrive al collocamento. Per questo invece di inseguire le rilevazioni mensili aspetterei magari giugno per avere una serie storica di dati comparabile e vedere se c'è o meno una aumento dell'occupazione".

"Dal dissesto idrogeologico ai cantieri negli aeroporti, dai porti alle strade alle ferrovie, questo è il ministero in cui si può provare a smuovere la situazione ed è uno dei motivi per cui il presidente del Consiglio mi ha chiesto di venire qui - aggiunge -. E come prima cosa, visto che uno dei settori di maggiore crisi è quello dell'edilizia, bisogna subito rilanciare le politiche abitative".

Anche l'Expo 2015ha un ruolo. "Un anno fa, ero a palazzo Chigi da poco, eravamo molto spaventati - ricorda il ministro italiano -: l'avventura di Expo allora era praticamente fallita a causa delle inchieste. Molti, proprio per questo, chiedevano addirittura di non farlo. Oggi mi sembra che si possa dire che siamo nelle condizioni di discutere non della sostanza ma di alcuni particolari. L'Expo è una grande sfida per un Paese come il nostro, e visto il controllo effettuato sugli appalti e l'accelerazione che abbiamo dato si può dire che la sfida della realizzabilità di Expo è vinta. Poi, dopo, è chiaro che qualche cosa, anche nel campo delle infrastrutture, non sarà finita".

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